Milan, si ipotizza l'esclusione dall'Europa per due anni: sarebbe uno scandalo epocale - Milan News 24
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Editoriali

Milan, si ipotizza l’esclusione dall’Europa per due anni: sarebbe uno scandalo epocale

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Da Nyon filtrano notizie riguardo la possibile esclusione del Milan dall’Europa per i prossimi due anni: ecco perché Commisso potrebbe evitare lo scandalo epocale

Questa mattina i quotidiani sportivi italiani hanno riportato alcune notizie, non confermate, che vedrebbero la UEFA intenzionata ad escludere il Milan dalle competizioni continentali addirittura per due stagioni. Una presa di posizione dell’organo giudicante della federazione che avrebbe delle ripercussioni ovviamente epocali visto che la società rossonera rappresenterebbe un “unicum” per blasone e valore senza precedenti. Marco Fassone subito dopo la riunione della commissione tenutasi lo scorso 19 giugno ha categoricamente escluso la possibilità di un prolungamento di pena ma stando alle notizie che arrivano dalla Svizzera la UEFA starebbe seriamente pensando di andare giù pesante con il Diavolo. La sentenza, prevista per la giornata di domani, rappresenterebbe uno scandalo epocale alla luce anche di quelli che sono i punti mossi dall’accusa:

  • Per prima cosa il debito risalente alle stagioni 2015, 2016 e 2017 decisamente più basso rispetto a società (vedi l’Inter o il Psg) a cui è stato concesso senza neanche grossi patemi il Settlement Agreement. Inoltre la neo-proprietà sarebbe coinvolta solo per l’ultima fase del triennio, precedentemente il Milan apparteneva ancora a Fininvest, in cui sì sono arrivati 11 nuovi giocatori ma si è innalzata e non di poco la valutazione complessiva dell’intera rosa.
  • Il punto cruciale resta però quello relativo alla figura di Yonghong Li e la garanzia, disattesa per la UEFA, del fondo Elliot. La federazione continentale ha giudicato poco solida la proprietà cinese soprattutto proiettando le sorti del Milan in futuro. Un giudizio pressapochista che inoltre, ad oggi, potrebbe essere confutato dall’ingresso del nuovo socio.

Il vertice di New York che probabilmente porterà all’ingresso di Rocco Commisso come socio paritario all’interno della nomenclatura dirigenziale dei rossoneri è di fatto una mossa che contribuirà a dare maggiore solidità al futuro del club e che, la UEFA ne prenda atto, servirà a confutare il processo sulle ipotesi orchestrato a Nyon lo scorso 19 giugno. Fassone e Yonghong Li forse hanno peccato di poca lungimiranza ma l’accanimento, speriamo non confermato domani, della federazione continentale in un calcio basato sul principio dell’uguaglianza non dovrebbe avere ragione d’esistere. Dopo la sentenza di domani il Milan avrà la possibilità di fare appello presso il TAS di Losanna entro dieci giorni, un grado di giudizio necessario anche a certificare l’ingresso del nuovo socio e di conseguenza anche il confutare le basi d’accusa di Nyon. Commisso nuovo socio potrebbe essere arrivato tardi ma non troppo.

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