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Milan, sottovalutato lo Spezia: quando il primo segnale

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Il Milan contro lo Spezia ha subito la prima sconfitta oggettivamente meritata della stagione: rossoneri totalmente avulsi e dominati dagli spezzini

Il Milan ieri sera contro lo Spezia ha perso un’occasione: la sconfitta della Juventus a Napoli e l’Inter impegnata oggi contro la Lazio avrebbe potuto rappresentare una sorta di set point per i rossoneri che sarebbero arrivati successivamente al derby con la certezza di restare al comando della classifica a prescindere dal risultato nella stracittadina.

IL SEGNALE – E invece il Milan contro lo Spezia non è praticamente sceso in campo venendo dominato dall’ottimo undici scelto da Vincenzo Italiano che, senza trovare opposizione, ha fatto la sua gara affondando il coltello sulle criticità evidenti di un Diavolo mai in partita. La gara, forse, il Milan l’aveva mentalmente già persa contro il Crotone con l’ammonizione (sportivamente cercata) dal diffidato Davide Calabria. Una scelta, come detto, sportivamente giusta ma che manda un segnale sbagliato: lo Spezia non è l’Inter.

SOTTOVALUTARE L’IMPEGNO – E così, forse per la prima volta in stagione, il Milan sottovaluta un avversario andando in Liguria con lo spirito di chi, senza troppo soffrire, ha rifilato 4 gol al Crotone e svetta in cima della classifica quasi senza mettere più il piede sull’acceleratore. Ed è proprio “una squadra in folle” quella palesatasi ieri allo stadio Picco di la Spezia, sopraffatta – tecnicamente e tatticamente – da un avversario sceso in campo con il coltello tra i denti e che non è mai arretrato davanti ai primi della classe.

PIOLI E ROMAGNOLI – Se da un lato il Milan ha mentalmente sottovalutato l’impegno, dall’altro lo Spezia ha giocato la partita della vita riuscendo a togliere punti di riferimento in attacco e in difesa ai rossoneri solo con il mero approccio mentale. Pioli, il primo fautore del “pensiamo una partita alla volta”, non si è nascosto e ha ammesso candidamente «Oggi non ha funzionato niente. Sta a noi dimostrare di non essere quelli di questa sera». A fare il coro al proprio tecnico è il capitano Alessio Romagnoli che – da leader qual è – ha riportato la barra a dritta: «Giovedì scenderemo in campo da Milan, poi penseremo al derby». Una partita alla volta, appunto.

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