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Milan, the day after, le basi per il futuro: settlement agreement con la Uefa?
Il Milan prepara il settlement agreement e pensa già al futuro: pareggio di bilancio in tre, quattro anni. Ora spetta alla Uefa
Il giorno dopo una sentenza del genere è traumatico ma il Milan, la società e i tifosi erano già preparati a questo scenario apocalittico: esclusione dalle coppe europee per la stagione 2019/20. La Uefa ha immediatamente esternato la propria soddisfazione per tale decisione ma non sa che il Milan è duro a morire. Il club rossonero ha preso atto di tale sentenza e ora inizia a progettare il proprio futuro per evitare ulteriori esclusioni future, magari anche dopo la qualificazione sul campo per la Champions League.
Il piano del Milan è di presentare una richiesta di settlement agreement, quella famosa proposta chiesta dalla ex dirigenza Fassone e Mirabelli e rifiutata anzitempo. La società rossonera punta a un piano di rientro a bilancio in tre, quattro anni. Non è un obiettivo di primaria importanza poiché il Milan quest’anno sarà fuori dal monitoraggio dell’Uefa ma è un progetto che permetterebbe di allungare i tempi di risanamento del conti milanisti. Ad ogni modo, dopo la sentenza di ieri pomeriggio, la dirigenza del Milan è all’opera per fornire i giocatori necessari e funzionali al neo-allenatore Marco Giampaolo, ma stando attenti al bilancio, come già intenzionalmente richiesto anzitempo da Elliott e Gazidis stessi.