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Milan, un anno dal closing: la base è stata gettata, ora bisogna costruire il tetto
E’ passato un anno dalla firma del closing, il 13 Aprile 2017 il Milan è passato nelle mani di Yonghong Lì, scrivendo la parola fine all’era Berlusconi
Oggi è il primo anniversario della nuova era cinese, il 13 Aprile 2017 Yonghong Lì è diventato il nuovo presidente del Milan, le firme sul closing hanno messo la parola fine all’era Berlusconi. Gli ultimi anni della gestione Berlusconi non sono stati facili per il mondo rossonero, anni in cui il club e la rosa sono stati ridotti in macerie e abbandonati a se stessi con la convinzione che il Milan fosse apposto così perché era competitivo, alimentando ancora di più odio e rabbia verso una dirigenza che ha portato i colori rossoneri in giro per il mondo.
LA NUOVA ERA – Per Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli non sarebbe stato facile ricostruire il nuovo Milan, eliminando le macerie lasciate dalla vecchia gestione. I due dirigenti sono riusciti abilmente a fare entrambe le cose: hanno smaltito le macerie cedendo alcuni giocatori e spendendo 230 milioni di euro per ricostruire la base. L’unico errore commesso in questi dodici mesi è stata la scelta di Montella, il club rossonero ha buttato via diversi mesi per colpa di una gestione scellerata da parte dell’allenatore toscano. Il cantiere, una volta affidato alle mani di Gattuso, ha iniziato a prendere forma; la prima fase è stata completata, l’allenatore calabrese doveva far cementificare la base gettata in estate. Alla dirigenza rossonera spetta la seconda fase nei prossimi dodici mesi: la base è stata gettata, ora bisogna costruire il tetto.