Editoriali
Milan-Verona 3-0, ecco perché il Diavolo è tornato ad avere un’anima
La vittoria di questa sera, insieme a quella contro il Bologna, ha stabilito una verità incontrovertibile: il Diavolo ha di nuovo la sua anima
La vittoria di questa sera contro il Verona e il successo sul Bologna della settimana scorsa ha evidenziato un cambio di mentalità, oltre che tattico del nuovo Milan targato Gennaro Gattuso. Il neo tecnico rossonero ha infatti avuto l’astuzia ma anche il genio di comprendere pienamente quali siano stati gli errori di gestione del proprio predecessore innescando un cambio di rotta fatto di piccoli ma precisi passi.
Probabilmente il tasso tecnico generale del Milan continua ad essere di modesto livello (sesto posto in classifica o giù di lì) ma a differenza di inizio stagione ora il Diavolo cominica ad avere un senso, oltre che tattico, anche umorale. Sì perché la gestione fatta nel primo anno da Montella è stata, questo è evidente, sorprendente sotto il punto di vista dell’atteggiamento mostrato dalla squadra, del carattere e soprattutto dei risultati come testimoniato dalla vittoria di Doha in Supercoppa. Dopo il mercato estivo invece l’aeroplanino ha commesso il più grave degli errori: sfiduciare il “suo” gruppo per rimescolare le gerarchie in funzione dei tanti nuovi arrivi.
Gattuso ha invece avuto il merito di aver capito questo e compreso che le gerarchie non le fanno le valutazioni o il calciomercato ma le esperienze sul campo vissute con questa maglia addosso. Perciò dentro nuovamente Montolivo, tra i più positivi nelle ultime uscite, e ampio mandato a Bonaventura rinato sotto la cura Gattuso. Con il reingresso nelle rotazioni di Abate, Calabria e la crescita nel minutaggio di Cutrone il piano è completo, il Diavolo ha di nuovo la sua anima. Ora per gli altri ci sarà più tempo e meno pressione per dimostrare di essere da Milan.