2015

Mino Raiola: “Ibra non parlò con Galliani per due anni”

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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, queste le parole del procuratore Mino Raiola:

Su Balotelli: “Di tutti i campioni che ho gestito non ne ho mai incontrato uno costretto a subire le ingiustizie che ha subito Mario. La verità è che Mario è un ragazzo insicuro, e nella sua insicurezza magari fa delle cavolate. Al Milan serviva un leader. Dai palla a Mario, lui fa goal, tutti sono contenti. Ma leader lui non è, ed è anche sbagliato chiederglielo. Mercato? Gli ho detto hai un contratto di 4 anni e non ti porto via. O tu lasci Liverpool a 60-70 milioni e io ho vinto la scommessa, o muori lì. Pia l’ha cambiato, ma ha pure trovato una donna che non gli dà pace. E questa cosa Mario la soffre tantissimo. Il vero Mario ha le capacità per essere il più forte al mondo, ma non il carattere”.

Su Ibraimovich: “Resta al Psg, sicuro. Ha ancora un altro anno, chissà che non rinnoviamo ancora. Con lui le decisioni vanno prese anno per anno. Non ha intenzione di smettere. Merita il Pallone d’Oro dieci volte più di Messi. L’addio al Milan? Si arrabbiò con Galliani e non gli parlò per due anni”.

Su Ancelotti e Allegri: “Ibra diceva che Carlo gestisce i giocatori con gentilezza incredibile, Allegri è perfetto per il dopo Conte“.

Su Niang: “Un altro mio sbaglio”

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