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Mirabelli: «Donnarumma? ho sconfitto Raiola. Il ragazzo rinnovò senza di lui»
Mirabelli torna a parlare di Milan in particolar modo della vicenda Raiola-Donnarumma risalente alla passata stagione rossonera
Mirabelli torna “all’attacco” per raccontare altre verità ovviamente inerenti al Milan, l’ex direttore sportivo rossonero, intervistato questa mattina da Libero, ha rivelato alcuni dei retroscena riguardanti il travagliato rinnovo di contratto, la scorsa estate, con Gigi Donnarumma e di tutta la vicenda conseguente che ha portato allo scontro con Mino Raiola, procuratore del giocatore: «Ho sconfitto Raiola, ma non succederà più di vedere sconfitto uno come lui. A meno che non ci si incroci di nuovo. Il rinnovo fu un capolavoro chiuso senza pagare commissioni. Mino diceva: “Non ho rinnovato con il mio amico Adriano Galliani, figurati se lo faccio ora con te e con i cinesi che non conosco”. Vi siete mai chiesti perché ogni giorno Donnarumma pubblicava post sui social che poco dopo venivano tolti? Semplice Raiola glieli faceva scrivere, io glieli facevo cancellare».
SULL’ESAME DI MATURITÀ SALTATO- «Ricordate la storia dell’esame saltato? Fu Raiola che portò Gigio a Ibiza con il suo aereo per allontanarlo da noi. Poi l’ultimo giorno di trattative ci troviamo con Donarumma, la sua famiglia e i suoi agenti. Raiola si alza e dice: “Non firmare, ce ne andiamo: seguici”. Appena i manager escono, Gigio prende la biro e prolunga senza la presenza di Mino».
OPERAZIONI BUONE ANDATE A VUOTO- Tra i retroscena raccontati da Mirabelli, anche i mancati acquisti, quando era ancora capo-osservatore dell’Inter, di Gabriel Jesus acquistato poi dal City e Casemiro, ora di proprietà del Real: «Ai tempi dell’Inter vado a vedere Gabriel Jesus del Palmeiras, l’avevo già scoperto in video. Lo seguo per un paio di gare e capisco che merita di essere osservato in allenamento, ma in tempo di derby in Brasile qualsiasi estraneo è considerato una spia. Mi presento come un italiano che vuole vedere le strutture e mi fanno entrare, riesco ad incrociarlo e gli do appuntamento più tardi. Torno poi in Italia, l’acquisto è praticamente chiuso per 20 milioni. Però si intromette un agente legato all’Inter e fa perdere tempo, così il City chiude prima. Per rifarsi l’Inter mi chiese cosa ne pensassi di Gabigol. Risposta: “Ve lo sconsiglio”. Il risultato lo sapete tutti. Casemiro? L’avevo preso per 5 milioni. Hanno preferito Yann M’Vila».