Mirabelli e Fassone incapaci di espiare le colpe della precedente gestione

Fassone e Mirabelli hanno messo a segno ben undici colpi di mercato ma quante difficoltà a vendere i giocatori in esubero!

Tanto bravi a comprare, tanto cattivi a vendere. Questa è la descrizione che sembra prendere forma a poche ore dalla fine del calciomercato milanista: undici acquisti, un mix tra giovani ed esperti, coronato dall’arrivo del Top Player difensivo Bonucci. Bravi, anzi bravissimi Fassone e Mirabelli per aver saputo sfruttare al meglio le risorse economiche provenienti dalle tasche di Yonghong Li regalando ai tifosi rossoneri una rosa rinforzata e sin da subito, si spera, competitiva.
Ora però si arriva alla nota dolente, dopo le partenze “facili” anche se poco remunerative di Poli, Lapadula, Bertolacci e Kucka, il dinamico duo rossonero Fassone-Mirabelli ha dovuto fare i conti con il lascito di Galliani e Berlusconi prima raccapezzandosi sulla questione Donnarumma (lasciato colpevolmente in scadenza), poi quella di De Sciglio – venduto egregiamente alla Juventus – e ora con Suso. Bene ma non benissimo si penserà e invece no, male. Male perché la lista dei giocatori fuori progetto non termina qui: Gustavo Gomez, Jose Sosa, Jose Mauri e Niang sono i quattro giocatori, il cui acquisto è risalente alla precedente gestione, di cui il Milan sta cercando di disfarsi ma che, per un motivo o per un altro, sono ancora alloggiati in quel di Milanello.
Ora la dirigenza deve prendere una decisione: svendere per far cassa immediata o tentare l’atto di forza e far restare almeno fino a gennaio i “diseredati”? Al momento la scelta sembra propendere sulla seconda opzione, sarà quella giusta? Solo il tempo ce lo dirà ma l’incapacità di Fassone e Mirabelli di espiare totalmente le colpe della precedente gestione potrebbe essere realtà.