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MN24 – Ecco la differenza tra il “caso Maldini” e quello di Boban: parla l’esperto
Antonio Zoccali, esperto di diritto sportivo e fondatore di Olympialex, ha parlato a MN24 delle differenze tra il “caso Maldini” e quello di Boban
Lo sfogo di Paolo Maldini su Ralf Rangnick ha ricordato, a mesi di distanza, quello che costò a Zvonimir Boban l’allontanamento dal Milan per volontà di Ivan Gazidis. Per fare maggiore chiarezza su due “casi” rossoneri, la redazione di Milan News 24 ha sentito Antonio Carmine Zoccali, esperto di diritto sportivo e fondatore di Olympialex, che ha spiegato come in realtà tra le due dichiarazioni ci sono alcune sostanziali differenze.
Maldini e Boban hanno dato vita a due sfoghi che hanno generato non poche polemiche. Tuttavia uno e stato licenziato (Boban), l’altro no (Maldini). Potrebbe fare chiarezza sull’accaduto e dirci quali sono le differenze tra le due dichiarazioni?
«Maldini probabilmente non rientra più nei piani della società ma le sue recenti dichiarazioni non mi risultano incendiarie come quelle di Boban, tali da giustificare un nuovo licenziamento per giusta causa. Zvone ha peccato un po’ di ingenuità nel tuonare in quel modo contro il suo AD: l’ex dirigente croato avrebbe potuto muoversi in maniera più accorta, se come immagino la frattura tra i due era divenuta insanabile, rassegnando le sue dimissioni con contestuale richiesta di risarcimento danni alla società. A ogni modo, sì, ti confermo che all’amministratore delegato di un grande club come il Milan non può essere di certo preclusa la possibilità di intrattenere, in piena autonomia, certi rapporti di tipo esplorativo derivanti proprio dalla natura del suo ruolo. La vicenda è controversa, non ne conosco i dettagli e so che ha già avuto una coda legale».