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Ora Montella deve promuovere il salto di qualità
Dopo la generosa campagna acquisti (non ancora terminata) Montella ha il compito di alzare l’asticella degli obiettivi
Dieci acquisti e il mercato non è ancora finito. In attacco potrebbe arrivare un grande attaccante (Belotti, Aubameyango Kalinic), mentre in mediana c’è l’ipotesi che venga comprata un’altra mezzala. Montella sa che la squadra di quest’anno ha degli obiettivi diversi rispetto allo scorso anno e non si nasconde dietro agli alibi.
TROVARE L’AMALGAMA – Non è facile trovare le misure giuste in una squadra praticamente ricostruita da zero o quasi. Sono rimasti i punti fermi Donnarumma, Romagnoli, Suso e Bonaventura; confermato, o almeno così sembrerebbe dalle prime uscite dei rossoneri, anche il 4-3-3 che potrebbe agevolare la crescita di alcuni giocatori. C’è anche una buona dose di carisma con i valori aggiunti Bonucci e Biglia, c’è la spregiudicatezza dei giovani Conti, Kessié e André Silva. Manca forse il top player di livello internazionale, ma al momento il Milan deve risalire la china e arrivare tra i primi quattro, non vincere la Champions League.
OBIETTIVI – La sfida per entrare in Champions sarà una corsa a 5: Juventus, Roma, Napoli, Inter, Milan con il possibile inserimento di una Lazio che nella sfida in Supercoppa Italiana ha dimostrato di potersi giocare le proprie carte. L’accesso alal fase a gironi del trofeo ha un valore economico importantissimo per il Milan; le difficoltà ci saranno, ma Montella ha dato prova di essere un tecnico preparato e competente e soprattutto gode della totale fiducia della società. Per quanto riguarda l’Europa League, in caso di passaggio del turno contro lo Shkendija, i rossoneri punteranno ad arrivare il più in fondo possibile nella competizione, ma la finale di Lione, ad oggi, rimane un’utopia.