Montella sotto accusa: modulo, cambi in ritardo, mancanza di gioco…

Montella è il maggior responsabile delle sconfitte. Troppi errori e confusione tattica che non aiuta il percorso di crescita del Milan

Vincenzo Montella ha presentato 11 formazioni differenti in altrettanti incontri ufficiali tra Serie A ed Europa League. Partito con il 4-3-3, ha presto abbandonato quel modulo dopo la sconfitta all’Olimpico contro la Lazio per passare al 3-5-2. Il problema però non è tanto negli schemi di gioco quanto nell’assetto difensivo.

Pur con la difesa a tre si sono riscontrati gli stessi errori commessi contro la Lazio. Evidetemente ciò che manca è un’idea tattica che possa essere da guida per i giocatori. Inoltre, i cambi in cora arrivano sempre in ritardo. Inutile inserire, come visto oggi, Calhanoglu e Cutrone a pochi minuti dal termine lasciando in campo un Kessie inguardabile novanta minuti.

DIFESA – Al di là degli errori individuali 8 reti subìte nelle prime 6 partite sono troppi soprattutto visti gli acquisti di Bonucci, Musacchio e Rodriguez e il recupero di un buon centrale come Romagnoli. Le difese di Roma e Inter (si pensi a Miranda, Juan Jesus, D’Ambrosio, ecc) non sono più forti ma meglio organizzate e questo è merito degli allenatori. L’investimento su Musacchio lasciava presagire che quantomeno lo spagnolo fosse nelle gerarchie davanti a Zapata. Il colombiano già nelle scorse stagioni aveva deluso ed era impensabile che potesse diventare un giocatore affidabile in questa stagione. La scelta più corretta sarebbe stata far giocare oggi Musacchio e giovedì Zapata contro il Rijeka.

CENTROCAMPO – Caos totale. Inutile cercare di adattare Bonaventura e Calhanoglu come mezzali quando si è visto chiaramente che rendono di più in altri ruoli. Jack la scorsa stagione aveva fatto bene da esterno d’attacco, Calhanoglu nasce come trequartista. In questo senso forse Kucka poteva tornare utile ma con il materiale a disposizione si può e si deve fare sicuramente meglio. Contro Cagliari, Lazio e Samp la linea mediana è stata sovrastata dagli avversari e urge un ridimensionamento tattico. Inconcepibile soffrire sempre il trequartista avversario, vedi Joao Pedro, Luis Alberto, Gaston Ramirez. Inconcepibile subire quando si è in superiorità in mezzo al campo.

ATTACCO – Con la difesa a tre si è sistemata (forse) qualche falla difensiva ma allo steso tempo si è distrutto tutto l’assetto offensivo costruito lo scorso anno. Suso vaga in cerca di una posizione, nessun centrocampista si inserisce e arrivano pochi palloni in avanti. A volte viene impiegato un doppio attaccante, altre volte uno solo, altre volte ancora si schiera una seconda punta adattata (vedi Suso o Calhanoglu). I tre centravanti sono buoni (e lo hanno dimostrato quando chiamati in causa), le qualità di Suso non sono in discussione. Manca un gioco, manca Montella.