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Dal 4-3-3 al 3-5-2, Montella ‘faccia la guerra’
Il Milan oggi varerà la difesa a 3 anche in campionato contro l’Udinese dopo il successo visto contro l’Austria Vienna: Montella, però, è chiamato ad una decisione
Dal 4-3-3 al 3-5-2, atto II. Il ‘nuovo’ Milan cambia veste e lo fa anche in Campionato. Oggi, in quel di San Siro, si potranno vedere gli effetti della difesa a tre al cospetto di un avversario importante come l’Udinese, recentemente diventata bestia nera (leggi qui) dei rossoneri.
MONTELLA, CHE FAI? – Il tecnico del Milan sembra deciso a puntare appunto sullo schieramento a tre in difesa con Bonucci, Musacchio e Romagnoli. Un tridente forte ma che dovrà essere supportato dal lavoro dei centrocampisti. Inoltre là davanti ci saranno Kalinic e Suso, quest’ultimo testato nel ruolo atipico (leggi qui) di seconda punta. Un esperimento che però dovrà essere portato avanti da Montella che però non escludere a prescindere una certa malleabilità di modulo.
LE PAROLE DI ZACCHERONI – Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Alberto Zaccheroni, uno dei primi artefici della difesa a 3 nel Milan, ha così spiegato la sua scelta, lanciando un indiretto messaggio allo stesso Montella:
«Il mio non era il 3-5-2 che si vedeva in giro, ma un sistema che prevedeva quattro centrocampisti. E c’è una grande differenza. Dopo aver sperimentato la mediana a quattro, mi dedicai al modo in cui far giocare i tre dietro. Diciamo che fu una conseguenza, un domino. L’obiettivo primario era evitare che le punte disperdessero troppe energie. La verità è che se sei convinto delle tue idee, devi essere pronto a fare la guerra. Si tratta delle tue conoscenze, del tuo bagaglio, devi avere coraggio. Montella può sbizzarrirsi, metterci l’imprevedibilità, e poter cambiare tanto sarà una delle chiavi vincenti di questo Milan. Ha uomini che sanno costruire dappertutto. Solo che è una squadra da assemblare».