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Montella: «Per domani invito la Fortuna a San Siro. Stimo la Juve, Suso…»

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È un Montella arrembante e coraggioso quello che parla in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Juventus

Parole chiare e forti quelle del tecnico rossonero, nel giorno di vigilia rispetto alla sfida tanto affascinante quanto delicata al cospetto di una squadra, la Juve, al momento avanti 9 punti rispetto ai rossoneri. Montella, nella sala conferenze di Milanello, ha parlato così della partita di domani:

«Vedo una squadra più coraggiosa, che sa cosa fare con la palla. Le prestazioni c’erano, nelle ultime cinque nessuno ci ha messo sotto, potevano venire fuori risultati diversi e ciò porta a farci venire voglia di vincere».

RECORD DI PASSAGGI – «43 passaggi a due tocchi, vuol dire fiducia, sicurezza e padronanza nei mezzi. Non può accadere sempre, nelle partite c’è chi arriva in porta con tre passaggi ma giocare bene mi rende orgoglioso. Era un momento topico contro una squadra che è difficile che ti lascia molto spazio».

MONTELLA – «La squadra ha dato risposte importanti, sarò ripetitivo o visionario ma la squadra è più sicura e sta crescendo, si esprime un calcio che si avvicina a quello che abbiamo pensato di dover fare. Vedo la luce da un po’ di tempo, la vittoria non può bastare ma deve darci più convinzione».

JUVENTUS – «Stimo moltissimo la Juventus perché sono vincenti e sanno vivere momenti positivi e negativi, da professionisti è attrattiva. Tanto rispetto verso di loro, è una partita sulla carta impari perché vengono da sei scudetti e due finali in tre anni. Milan-Juve è una partita storica, abbiamo voglia di tornare a competere a questi livelli, abbiamo le carte in regola per farcela. Sono fiero di allenare il Milan e di poter giocare partite così, è ancora più bello batterli, ho quest’ambizione».

SUSO – «La crescita delle squadre è un percorso, a volte nelle valutazioni non si mette tutto sul tavolo. Suso ha finito il campionato infortunato, ha iniziato la stagione da infortunato e ha saltato la tournée. Ha fatto due partite in quel ruolo lì, l’anno scorso avevo ricevuto tante telefonate per farlo giocare lì. Suso è il giocatore con più talento alla sua età che io abbia allenato».

JUVENTUS – «Squadra completa, forte. Ha giocatori che sanno giocare allo spazio, devi fare la partita perfetta ed avere quel pizzico di fortuna».

BONUCCI – «Quando siamo passati a tre, anche e soprattutto era per Conti. Troviamo la quadratura per Bonaventura e si fa male, così come Calabria. La Juventus era la gara perfetta per Bonucci ed è squalificato. Se ci fosse posto per qualcuno vorrei invitare la fortuna».

ALLEGRI – «Lo stimo molto, ho imparato ad apprezzarlo. Ha gestito l’emotività altrui in maniera importante, forse è pretattica ma fa parte di una gestione delle cose».

SVOLTA – «La partita della svolta? Sì, senza giri di parole».

MILAN-JUVENTUS – «Sono state due grandissime vittorie, la prima ha dato la svolta, la seconda un trofeo. A Torino abbiamo dimostrato di essere coraggiosi, era un’altra stagione con altri giocatori».

CLASSIFICA – «Non la sto guardando, siamo distanti. Spero di poterla guardare verso Natale».

CALHANOGLU – «Credo che possa fare di più, ha bisogno di un San Siro bello e puro».

BORINI/RODRIGUEZ – «Devo ancora decidere».

JUVENTUS SQUADRA GIUSTA PER AFFRONTARE IL MILAN – «Se li battiamo sì, bisogna incontrare tutte prima o poi. Si tratta di una partita bella da preparare, giocare e vincere».

SASSOLINO DA TOGLIERE – «Non cerco l’unanimità mediatica, qualche sassolino nelle scarpe è stato infilato anche di nascosto. Le mie scarpe erano sempre comode, mi interessa ciò che pensano di me squadra e società, per il resto credo di conoscere o sapere che tipo di strategie ci possono essere».

SCORIE – «È la partita che può togliere scorie, con l’Inter abbiamo fatto la partita e perso. Dobbiamo essere più intraprendenti».

CHI PIU’ PRESSIONE – «Entrambe giocano per la vittoria, non puoi esimerti dal gestire le pressioni che ci sono ogni partita».

CHAMPIONS – «Vedo squadra in crescita, non al loro meglio».

ABATE – «Sta bene».

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