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Nava ricorda la finale del 1994: «Quella squadra aveva grande talento, ma se non lavori non basta. Ci fu quest’azione…»

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Nava ricorda la finale del 1994: «Quella squadra aveva grande talento, ma se non lavori non basta. Ci fu quest’azione…». Le sue parole

Intervenuto all’evento del Festival dello Sport di Trento per ricordare la vittoria del Milan nella Finale di Coppa dei Campioni del 94′ contro il Barcellona, Stefano Nava ha rilasciato queste dichiarazioni.

PAROLE – «E’ un ricordo straordinario. Sono entrato gli ultimi minuti, io dovevo marcare Romario. Non mi arrivava un pallone. Una palla innocua stava arrivando tra le braccia di Sebastano Rossi, io sono arrivato e ho calciato la palla in tribuna. Lui si è arrabbiato tantissimo e gli ho risposto di rompere perchè volevo toccare almeno un pallone in finale.  Quella squadra aveva grande talento, ma ha anche sempre lavorato tanto. Donadoni era un fuoriclasse, ma era sempre il primo ad arrivare ad allenarsi. Il talento non basta, serve lavorare. Quel Milan era un violino straordinario. Ci tengo a ricordare gente come Italo Galbiati, il dottor Monti e tutte le figure che si vedevamo meno, ma se eravamo così forti era anche per merito loro».

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