Nesta: "Abate-Bonera-Montolivo bravi ma con noi c'era Maldini" - Milan News 24
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2014

Nesta: “Abate-Bonera-Montolivo bravi ma con noi c’era Maldini”

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In occasione del suo esordio nel campionato indiano avvenuto ieri, conclusosi con un pareggio per 2-2 contro la squadra di Alessandro Del Piero, Alessandro Nesta ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello sport e tema portante delle sue parole non poteva che essere il Milan.

“Magari un giorno arrivo ad allenarlo, è ancora e comunque un punto d’arrivo”. Pare destino che ogni bandiera rossonera sul campo debba un domani finire sulla panchina rossonera. Una cosa bella ma per adesso un sogno per tanti che devono costruire gradualmente le loro carriere da tecnici.

Nesta negli ultimi mesi si è lamentato non poco di come il Milan di adesso sia totalmente diverso da quello in cui lui ha vinto tutto: “Prima facevi il mercato con 100 milioni e oggi, forse, con 5. Quella disponibilità ora appartiene ad altri e noi siamo tagliati fuori. Se manca uno zoccolo duro? Magari avrei tenuto Ambrosini un anno in più, per trasmettere lo stile Milan, che è qualcosa che non si spiega ma si trasmette. Io potevo restare ma non mi sentivo più competitivo per andare in giro a marcare Messi. Lo zoccolo duro di oggi è Abate-Bonera-Montolivo ma noi avevamo Maldini. Paolo deve rientrare nel calcio. Poi c’erano Costacurta, Gattuso, Shevchenko“.

Sui giocatori rossoneri attuali, Tempesta perfetta si esprime così: “Ho girato il mondo e il nome del Milan è sempre troppo importante per arrivare ottavo. Può puntare a qualificarsi per la Champions ma fuori non è competitivo. Servirebbero 2-3 innesti di livello ma si torna al solito discorso dei soldi. La difesa non è così male, Rami e Mexes sono buoni giocatori, Alex lo è di certo, Abate stava facendo bene. In attacco il Faraone è fortissimo, deve solo gestire le emozioni mentre Torres può sbloccarsi. Il limite è in mezzo dove c’è poco ricambio”.

Su Clarence Seedorf e Filippo Inzaghi, suoi ex compagni e ultimi allenatori milanisti: “Clarence aveva fatto il suo e pure di più. Pippo invece va aspettato, poche volte ho visto la squadra giocare male da quando allena lui, ha portato idee ed entusiasmo. Il punto è che il Milan non è più quello di una volta”.

 

 

 

 

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