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NOTIZIE MILAN – Abate: “Solo 2-3 squadre più forti di noi. Berlusconi? Spero resti”

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NOTIZIE MILAN – Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Ignazio Abate ha parlato della nuova stagione ma anche del suo futuro e quello di Berlusconi:

“Sto bene, è solo che mi sento stranito perché non ho più nessuno dei vecchi compagni nello spogliatoio. Fa un certo effetto. Voglio dire che quando sei in un gruppo vincente diventa tutto più semplice. Ma occorre saper voltare pagina e pensare all’unica strada possibile: sacrificio, lavoro e umiltà. Ora le responsabilità sono tutte mie? Me le sono sempre prese. Ormai credo di essere un punto di riferimento per il gruppo, anche perché i compagni vedono che vivo per questa professione e per essere di esempio ai più giovani”.

NOTIZIE MILAN – ABATE SULLA SQUADRA COMPETITIVA

“Questa non è una squadra da buttare. Ha valori tecnici e morali. È un gruppo che non può restare fuori dall’Europa, ed è un peccato ci siano giocatori che rendono solo al 60-70%. Non esiste galleggiare nella mediocrità, anche perché reputo superiori a noi soltanto 2-3 squadre. Forse meno, visto chi ha perso il Napoli… Dove può arrivare questo Milan? Se rispondo di pancia dico che non ce la faccio più a non giocare la Champions. Troppo tempo senza. O comunque si può anche restar fuori, ma giocandosela fino alla fine. Non si può essere senza obiettivi a due mesi dalla fine. Se rispondo razionalmente, dico che l’Europa, in generale, sarebbe già un passo avanti. Occorre lavorare molto sulla nostra autostima e consapevolezza, che negli ultimi tre anni ci sono mancate. Cosa sarei disposto a fare in cambio di un Milan di nuovo competitivo? Un anno di tribuna. Anzi, forse no. Dopo due partite sarei già fuori di testa”.

NOTIZIE MILAN – ABATE SU MONTELLA

“È preparato, ha un’idea precisa di calcio, è equilibrato caratterialmente, parla poco ma centra sempre il punto. E poi fa allenamenti divertenti. Voglio chiudere con questa maglia, se lo meriterò. Mi vedo solo qui. E dopo vediamo. Prima avevo una mezza idea di allenare, ora mi vedo di più in giacca e cravatta. Mi stuzzica l’idea di poter gestire il mercato. Mi ci vedrei a fare il ds. Cosa sarei disposto a fare in cambio di un Milan di nuovo competitivo? Un anno di tribuna. Anzi, forse no. Dopo due partite sarei già fuori di testa”.

NOTIZIE MILAN – ABATE SULLA CESSIONE

“Questo per noi non deve essere un alibi: negli ultimi anni ce ne sono stati anche troppi. Per il resto, attendiamo gli sviluppi, perché non si capisce se Berlusconi alla fine venderà. Mi spiace solo per Galliani, che purtroppo ora ha le mani legate sul mercato. Vorrei però dire che se il club sarà ceduto, i nuovi proprietari dovranno fare estrema chiarezza sugli obiettivi e indicare subito le strategie. Se preferirei che rimanesse Berlusconi? Ovviamente sì. Io sono nato con lui e con Galliani. Chissà, magari alla fine non vende, ha mille risorse ed è abituato a stupirci. Se il Milan finisse davvero in mani cinesi, sarebbe qualcosa di epocale. In un modo o nell’altro comunque occorre che venga presa una decisione, è troppo che siamo in ballo. E in stallo”.

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