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Nulla è ancora perduto, recuperare? Quel secondo tempo…

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Alla luce di quanto accaduto nel Derby Montella dovrà capire da dove ripartire, probabilmente proprio dal secondo tempo

Ripartire si può e bisogna farlo esattamente da quel secondo tempo, da quella ripresa che ha mandato in campo una squadra accesa e vogliosa di vincere la partita, tutt’altro rispetto al primo tempo. Ad ogni modo la grinta e la determinazione possono non bastare se i limiti tecnici alla lunga ti puniscono miseramente come ad esempio sull’errore di Biglia che ha portato al secondo goal di Icardi. Certo, Biglia non deve diventare un capro espiatorio di una squadra falcidiata dai limiti tecnici e soprattutto da una confusione capace di bloccare gambe e testa fino a che non saltano gli schemi.

PRIMO E SECONDO TEMPO-Il primo tempo è stato così, la testa vuota e le gambe bloccate da un non gioco che per certi aspetti mostra 11 giocatori in balia della mancanza di soluzioni e di un avversario che prende sempre più coraggio. La ripresa ha fornito invece qualche spunto in più a Montella in chiave futura, vedi Suso mezz’ala e soprattutto Cutrone davanti, un ragazzo che si butta su ogni pallone giocabile nonostante da dietro e soprattutto dagli esterni arrivino pochissime soluzioni.

SOLUZIONI-Se vogliamo vedere il “bicchiere mezzo pieno”alla Montella dobbiamo ripartire dal piglio del secondo tempo, dove gli schemi sono saltati e la forza di inerzia ha fatto il resto. Se la gara fosse finita 2-2 non si sarebbe lamentato nessuno ma non è andata così ed ora contiamo la terza sconfitta nelle ultime 3 gare con 2 goal segnati su azione nelle ultime 4 partite e 5 subiti. Classifica? Meglio non guardarla, tanto siamo solo ad ottobre e fortunatamente è ancora parziale.

Ospite negli studi di Premium Sport, Arrigo Sacchi, ex tecnico rossonero, ha commentato così la prestazione di Inter e Milan nel derby: «L’Inter ha dimostrato di avere le idee più chiare. Il Milan si è presentato con una squadra difensiva. Montella deve ripartire dal secondo tempo, anche se i giocatori andavano più avanti con il cuore che con l’organizzazione. Nel secondo tempo nessuna delle due squadre ha perso».

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