Nuovo Stadio Milano - Perché non ristrutturare San Siro
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Nuovo Stadio Milano – Perché non ristrutturare San Siro

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Il portale web Nuovo Stadio Milano ha spiegato i motivi per i quali la ristrutturazione di San Siro non risulta conveniente per Inter e Milan

Il portale web Nuovo Stadio Milano ha spiegato i motivi per i quali ad Inter e Milan non risulta conveniente ristrutturare lo stadio Meazza di San Siro. Analizzando dati e situazioni questa è la conclusione a cui si è giunti:

Gli interventi

L’ipotesi di ristrutturazione considerata implica la demolizione del terzo anello così da ampliare la circolazione sui vari livelli e consentire l’integrazione dei servizi disponibili, la ricostruzione del primo, che la parte più vetusta dello stadio, per consolidarlo e portare qui gli spazi dedicati all’ospitalità, il rifacimento della copertura, per renderla acusticamente adeguata, nonché la costruzione di un edificio esterno dietro la tribuna rossa per aumentare i volumi coperti al fine di creare aree tecniche, di hospitality e uffici. Questo nuovo manufatto coprirebbe la vista del secondo anello e le relative rampe.

I risultati

Si tratta di interventi estremamente invasivi, che renderebbero il Meazza, del tutto irriconoscibile, con una capienza inferiore alla soglia dei 60.000 posti individuati come ottimale, spazi e servizi ancora insufficienti, e con livelli di accessibilità (almeno per il secondo anello) e di comfort (per almeno 30.000 tifosi) al di sotto degli standard moderni.

La convivenza con l’attività sportiva

Le operazioni di ristrutturazione implicherebbero l’allestimento di un cantiere di notevoli dimensioni che per tutta la sua durata (5-6 anni) dovrebbe convivere con l’attività sportiva delle due squadre. Questo, oltre a comportare un lungo sacrificio per i tifosi, avrebbe impatti importanti su tempi, costi e ricavi.

I tempi

Per assicurare il prosieguo delle attività sportive, la durata stimata dell’intervento di ristrutturazione sarebbe di 5-6 anni, contro i 3 anni previsti per una nuova edificazione. Con questi tempi, inoltre, resi più incerti dalle incognite di lavorare su un edificio così vetusto, il completamento dei lavori e l’agibilità dello stadio per le Olimpiadi invernali del recentemente assegnate alla Città sono più a rischio.

I costi

La ristrutturazione costerebbe approssimativamente 510 milioni di euro, contro i 650 milioni necessari per un nuovo impianto. Tuttavia, gli imprevisti legati a un intervento su un manufatto così vetusto e complesso potrebbero comportare ingenti somme di denaro al di fuori del budget stimato.
A ciò si aggiungerebbero:

  • i notevoli costi per assicurare le condizioni di sicurezza in una situazione così delicata di compresenza di un cantiere, dell’attività di campionato e dell’affluenza dei tifosi
  •  i costi di manutenzione superiori, per i difetti di efficienza dovuti alla vetustà del manufatto originario.

I ricavi

Durante la fase di ristrutturazione: la riduzione della capienza del Meazza (circa 30.000 – 40.000 posti in meno) comporterebbe una significativa perdita di ricavi per entrambi i Club, stimata complessivamente in circa 115 milioni di euro in cinque anni.
A ristrutturazione ultimata: la capienza non superiore a 58.000 posti e la disponibilità di posti premium di soli 6.500 posti, limiterebbe significativamente i ricavi rispetto a un impianto completamente nuovo.

Fonte: nuovostadiomilano.com

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