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Okafor, lo svizzero spezza la maledizione Udinese: così può essere l’arma del Milan in più anche per l’Europa

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Il Milan ha spezzato la maledizione Udinese grazie a Okafor. Lo svizzero può essere un’arma in più per i rossoneri anche per l’Europa

Non chiamatelo riserva. I gol di Noah Okafor al Milan non sono mai banali e soprattutto pesanti. Cagliari, Lazio, Monza e ieri sera Udinese, le vittime sportive dello svizzero, che ha messo a referto reti capaci di stappare o mettere il sigillo su vittorie rossonere tutt’altro che facili. Quella di ieri sera senza dubbio la più pesante, vuoi perché senza il Milan probabilmente sarebbe uscito senza i tre punti dal Bluenergy Stadium, vuoi perché ha contribuito, insieme a quella di Jovic, a ribaltare l’umore dopo i fatti incresciosi nei confronti di Maignan e la rimonta dei friuliani – resa solo momentanea – targata Thauvin.

Ma non basta. È una rete che va anche oltre questo. Se analizzata ancor più a fondo mette in evidenza anche due aspetti che alla lunga potrebbero rilanciare e indirizzare il resto della stagione: il primo è quello della panchina lunga; quando non ci sono gli infortuni a limitarla, funziona e porta punti. Il secondo è la voglia e determinazione di chi è entrato: l’idea, di che se ne dica, è che tutti i membri della squadra remino dalla stessa parte. Magari non in chiave scudetto – Inter e Juventus sembrano viaggiare ad altre velocità – ma in chiave Europa può essere una risorsa importante.

Appunto l’Europa League. Un trofeo che manca nella bacheca rossonera e che con tutti i tasselli al posto giusto potrebbe creare il mosaico della vittoria finale del titolo. Tasselli che potrebbero essere il ritorno di Gabbia, che sembra aver dato stabilità alla difesa, e l’alternativa al trio titolare d’attacco con uno Jovic o un Okafor che entra e rompe l’anonimato di una partita bloccata. Così il Milan può competere anche con il Liverpool dato per favoritissimo per raggiungere e vincere la finale di Dublino.

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