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Dalle stelle alle stalle in due mesi, Montella rischia: spunta la clausola
Il futuro di Vincenzo Montella al Milan è in dubbio: i risultati non sono dalla parte del mister, per il quale è presente una clausola
Nel mondo del calcio non c’è niente di eterno. Gli episodi sono innumerevoli ma quanto accaduto a Montella è tanto legittimo quanto inaspettato. Il sesto posto dell’anno scorso è stato accolto con grande soddisfazione, con l’Aeroplanino lanciato in volo dalla squadra per aver raggiunto il traguardo minimo che era l’Europa League.
DUE MESI ED ECCO IL BURRONE – La campagna acquisti sembrava conferire lo slancio giusto ad una squadra pronta ad intraprendere un nuovo corso anche in Europa. L’inizio di stagione, vuoi per gli avversari modesti, è stato incoraggiante fino al capitombolo di Roma contro la Lazio. Lì, qualche crepa si è mostrata, prima di diventare un vero e proprio terremoto dopo i KO con Sampdoria, Roma e Inter, dettati anche da scelte di giocatori non sempre condivisibili e da continui cambi di modulo.
SPUNTA LA CLAUSOLA – Montella ora rischia e non poco: si parla già di un possibile successore (leggi qui), qualora non arrivasse un risultato positivo contro il Genoa, a cui faranno seguito le partite con Chievo e Juventus prima della sosta. L’esonero di Montella, però, non ‘conviene’ economicamente parlando al Milan perché il rinnovo di contratto – fino al 2019, siglato a giugno – ha portato sì l’ingaggio dai 2,3 ai 3 milioni netti ma ha stabilito anche una clausola ‘Champions’: in caso di quarto posto o risultato migliore, il tecnico napoletano può rimanere, altrimenti sarà rescissione contrattuale. Ecco perché la società, Fassone, Mirabelli e Montella parlano di tempo.