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Origi: «Qui mi sento a casa, sono molto carico»

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Divock Origi, nuovo attaccante del Milan, ha rilasciato le prime dichiarazioni ai canali ufficiali del club rossonero

Divock Origi è intervenuto a Milan Tv. Di seguito le parole del nuovo attaccante rossonero:

«Arrivando qui mi sono sentito subito a casa. Sono in club con una grande storia e ora voglio iniziare a conoscere la sua cultura, voglio capire le persone, come vanno le cose qui. E finora è stato tutto fantastico. Io amo il calcio, sono un appassionato di calcio e qui ho visto tutto l’entusiasmo che c’era in città quando ho giocato contro il Milan la scorsa stagione. Si percepiva tutta l’adrenalina di quella corsa al titolo che è durata fino all’ultima giornata, si percepiva tutta l’energia che poi si è scatenata dopo tanti anni di attesa. Si è vista sia la passione della città che la qualità di questa squadra». 

Sulla squadra: «Mi sono preparato fisicamente e mentalmente per essere qui, per poter dare il massimo e aggiungermi alle fondamenta di questa squadra. Le fondamenta di questa squadra sono fantastiche, è bello poter costruire qualcosa insieme. Penso di poter dare molto: passione, felicità, esperienza e speriamo anche gol e assist. Voglio lavorare con i compagni, creare una bella atmosfera nel gruppo e con i compagni, e poi scendere in campo per vincere perchè squadre come il Milan vogliono stare sempre al vertice. E me piacciono queste sfide: sono carico». 

Sulla sua voglia di vincere: «Avere la possibilità di vincere è la cosa più importante, vedendo il processo dietro la costruzione di una squadra e quello che serve per vincere e per giocare bene tra momenti difficili e positivi. Tutto questo mi ha fatto crescere, a 27 anni senti che il tuo corpo continua a migliorare e per me questo è fantastico». 

Sulle Serie A: «E’ uno dei campionati migliori al mondo. L’anno scorso c’è stata una grande lotta per il titolo. Qui la gente vive per il calcio, ama il calcio, è una passione. Tutti conoscono la storia di questo club: 19 scudetti, 7 Champions League. Una storia incredibile, immensa. E se torniamo indietro nel tempo ci sono tanti giocatori che potrei nominare, quindi essere qui ed essere parte di questa storia mi rende orgoglioso e carico». 

Sugli attaccanti del Milan del passato: «Io amo il calcio. Ho visto dei video di Van Basten su YouTube, i suoi anni al Milan, i suoi gol… Anche se la sua carriera non è stata lunga, l’impatto che ha avuto, così come altri attaccanti come Sheva, Inzaghi e Weah, è stato incredibile. Hanno fatto la storia del club, e non ne sto citando nemmeno la metà. Sono icone e io adoro l’idea di essere in un club ricco di cultura calcistica e puoi sempre imparare da qualcuno. A me piace osservare e imparare. Ora sono qui a portare la mia esperienza alla squadra e spero di poter aiutare la squadra a crescere e a continuare a vincere». 

Sul suo arrivo al Milan: «La prima volta che ho parlato con Maldini e Massara è stato bello comprendere la loro visione delle cose, vedere come il club si sta evolvendo. Poter giocare qui, vivere quell’atmosfera, vivere San Siro, è qualcosa di speciale per me. Ho potuto vedere come gioca la squadra, come allena il mister, sentire il calore dei tifosi e percepire la grande storia del club. Ho sempre visto il Milan come un grande club e tutti questi elementi mi hanno portato qui». 

Sul connazionale Saelemaekers: «Con Alexis avevo parlato prima di scegliere il Milan, gli ho fatto alcune domande sul club e chiaramente lui ha parlato molto bene della squadra. Adora il Milan e si vede. Per me è stato molto importante parlare anche con il management, con il mister per capire subito cos’è il Milan». 

Su San Siro: «La prima cosa mi trasmette è la storia che trasmette e quanto fosse mitico giocare lì, anche se anche al Liverpool giocavamo in uno stadio altrettanto speciale. Ma quando arrivi a San Siro tutti i giocatori sono in ammirazione, si percepisce la cultura calcistica da piccoli dettagli come i tifosi, la loro conoscenza del club e la loro energia. Adoro che i tifosi tengano così tanto al club, mi ha impressionato, così come il gioco offensivo della squadra, sono tutte cose che adoro».

Sulla lingua italiana: «A 15 anni mi sono trasferito in Francia dal Belgio e non parlavo francese e dovetti adattarmi per la prima volta. Volevo imparare il prima possibile e qui sarà lo stesso. Adoro l’idea di poter imparare più lingue e di vivere culture diverse, adoro viaggiare. Al 100% cercherò di conoscere il calcio italiano, la cultura, cercherò di sfruttare al meglio il mio tempo qui. Sono sicuro che questa esperienza mi farà crescere anche come uomo e mi faranno dare il meglio di me. Questo implica anche imparare la lingua, ma è qualcosa che a me piace».

Sui suoi obiettivi: «Io voglio migliorare ogni giorno e dimostrare il mio valore iniziando dall’allenamento e arrivando fino alle partite. Ora sono concentrato sul prepararmi al meglio, entrare in squadra, contribuire il più possibile, conosce i compagni, migliorare ogni giorno e questo è uno degli obiettivi. Sono concentrato sul Milan, per integrarmi il prima possibile e dare il mio contributo».

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