Milan Women
Pagelle Milan femminile-Roma: male tre giocatrici, bene Jane
Pagelle Milan femminile-Roma: le rossonere cedono ai rigori contro il team di Betty Bavagnoli che conquista la Coppa Italia
Korenciova 6: Brava e attenta su ogni pallone. Perfetta nelle uscite. Sui penalty non è impeccabile
Agard 6,5: grande prova della francese, perfetta nelle chiusure. Fase di interdizione perfetta. L’unica a trasformare ai calci di rigore
Fusetti 6: Soffre un po’ la velocità di Thomas e Serturini ma Lazaro è quasi un’ombra. Non sempre pulita nelle chiusure.
Vitale 6: Serturini in velocità è imprendibile ma poi la rossonera le prende le misure. Cresce e tiene duro nei supplementari.
Bergamaschi 6: Spinge molto sull’acceleratore. Viene sempre raddoppiata, ma riesce in diverse occasioni a uscirne bene.
Hasegawa 6,5: tanta tecnica ma non basta. Recupera diversi palloni e sforna un paio di cioccolatini per Dowie, mal digeriti.
Boquete 6,5: A tratti un po’ nervosa ma la sua dote balistica è impressionante. Esce sempre vincitrice dai contrasti. Tradisce solamente dagli undici metri.
Jane 6,5 (la migliore in campo): fase di interdizione pressoché eccellente. Dappertutto nei momenti giusti. Si arrende al 90′ per crampi.
Tucceri 5,5: Qualche buono spunto ma poi sbaglia troppo in fase di costruzione. Stanca calcia sul palo il suo penalty
Giacinti 6,5: Non segna ma sforna un paio di giocate di alta classe. Pressing a tutto campo e non molla di un centimetro l’avversario. Il cuore, oggi però, non è bastato.
Dowie 5,5: l’impegno c’è ma si divora un paio di chance molto golose. In una finale bisogna essere più cinici. Nella ripresa Ganz opta per Grimshaw.
Grimshaw 5,5: parte male, ma riesce a riprendersi a poco a poco. Ceasar le blocca il tiro dal dischetto.
Mauri 6: Entra bene con tanta cattiveria e umiltà. È brava a farsi trovare pronta anche in fase di transizione. Essenziale in copertura.
Ganz 5,5: Il Milan gioca benino nel primo tempo e si riprende nella ripresa. Rischia poco, (Korenciova non compie interventi importanti), ma forse in una finale di Coppa Italia, occorreva più polso e qualche cambio in più. Le rossonere escono di scena con tanta amarezza.