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Pellegatti, gli aneddoti sui soprannomi: da Gennaio ne serviranno altri quattro?
Carlo Pellegatti si racconta in maniera malinconica e scherzosa, su tutto i soprannomi ai giocatori rossoneri, dato aggiornabile a breve
Voce storica del Milan che per tanti anni (e tutt’ora) continua ad emozionare con le personalissime telecronache delle partite rossonere, condite di soprannomi appositamente scelti per sottolineare le caratteristiche dei giocatori in campo. Carlo Pellegatti ha parlato al Corriere della sera raccontando aneddoti e situazioni personali praticamente di un’intera vita passata al Milan. Ecco le dichiarazioni del giornalista, in particolare sui tanti soprannomi come sopra citato: «Mahatma la grande anima, Franco Baresi. Collo d’acciaio, Hateley. Guido Guinizelli, Marco Van Basten. Smoking bianco, Kakà. E poi molti altri… Uno anche per Arrigo Sacchi: Capitano Stubing, quello di Love Boat. Non è uguale? Con Arrigo c’è un buon rapporto. Tutte le volte che mi vede mi ricorda di quella volta che Manzo tirò alta una palla da un metro e io dissi che aveva preso una zolla. Mi dice che solo io potevo giustificarlo… Fabio Capello era scaramantico: le interviste tv le faceva al venerdì (con i giornali il sabato) e rigorosamente nello stesso angolo davanti alla lavanderia di Milanello. Sempre lì, qualunque fosse il clima. Ci sono mie immagini sotto la neve. Avevo poi un bel rapporto con Zaccheroni, con Allegri, con cui mi lega la passione per i cavalli, e naturalmente con Ancelotti con cui sono in società nella proprietà di un cavallo da corsa».
ALTRI 4 DA GENNAIO- Se tutto va come dovrebbe andare, da Gennaio avremo bisogno di altri 4 soprannomi da dedicare a Paquetà, Ibrahimovic, Fabregas e Godin. Uno arriverà tra poco quindi bisogna affrettarsi, Ibra quasi certamente quindi un pensiero bisognerà farlo (forse c’era già nel 2011), per quanto riguarda Fabregas e Godin ci sarà tempo e modo anche per loro ma sarà il caso comunque di mettersi all’opera fin da subito.