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Persino Sky si scusa per l’errore: il gol di Piatek era regolare

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Il gol di Piatek era regolare, anzi c’era un rigore in favore del Milan: almeno qualcuno che ha chiesto scusa c’è stato

Quando si attacca una decisione arbitrale occorre essere certi, cosa che a quanto pare non sembrano aver recepito le decine di commentatori ed opinionisti sportivi che ieri al termine di Chievo-Milan hanno urlato allo scandalo per la rete convalidata a Piatek. «Incredibile che Pairetto non l’abbia visto al VAR», anche se il silent check c’è stato e soprattutto visto che gli addetti al VAR hanno preso la decisione corretta. Passi la furia di Di Carlo, allenatore del Chievo, che un po’ per furia agonistica e un po’ perché va fatto (siamo in Italia, su), ha addirittura parlato di scandalo davanti alle telecamere di DAZN e Sky. Alle due emittenti però va data la maggiore responsabilità per aver lasciato passare un messaggio sbagliato: il gol di Piatek non solo era regolare ma celava, nel caso si fosse deciso di fermare l’azione, un rigore per i rossoneri invece che un fallo del centravanti polacco.

A destare polemiche sarebbe stata la rovesciata tentata dall’ex Genoa che, nonostante il pallone fosse nel suo cono visivo, si è scontrato in area con il difensore del Chievo De Paoli che a sua volta provava ad intercettare la sfera. Non sarebbe stato fallo neanche in quel caso ma ciò che è sfuggito ai signori “moviolisti” del lunedì (o domenica come in questo caso) è che il difensore del Chievo la palla la prende prima, sì ,ma con il braccio.

Onore al merito però va dato al giornalista di Sky Paolo Condò che, dopo aver criticato aspramente l’arbitraggio di Pairetto ieri, questa mattina si è scusato ufficialmente postando lo stesso video: «Quando la partita non è “nostra”  (trasmetteva DAZN ndr) non abbiamo accesso a tutte le immagini, ieri quest’angolazione non l’ho vista. Così le cose cambiano, delle due infrazioni è più grave il fallo di mano e quindi il gol è stato giustamente convalidato. Mi scuso per l’errore». Almeno qualcuno che ha la decenza di chiedere scusa c’è.

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