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Pobega ALLO SCOPERTO: «Il Milan è una seconda famiglia, ma ho scelto il Bologna per questo MOTIVO»

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Pobega ALLO SCOPERTO: «Il Milan è una seconda famiglia, ma ho scelto il Bologna per questo MOTIVO». Le parole dell’ex centrocampista rossonero

Tommaso Pobega si è presentato in conferenza stampa come nuovo giocatore del Bologna. Di seguito le parole dell’ex centrocampista del Milan:

PAROLE «Sto bene, gli ultimi sei mesi della scorsa stagione sono stati travagliati però già dall’inizio della stagione sono partito bene e ho fatto la preparazione a Milano. Si tratta per me di un passaggio, nella mia carriera, molto importante. Arrivo in una grande società che ha fatto una stagione fantastica, ha raggiunto la Champions e vuole continuare a giocare bene. Spero di aiutare la squadra nel miglior modo possibile verso questo obiettivo. Il rapporto con la società è stato veloce, il mio procuratore ha avuto rapporti con il direttore e ci sono stati poi gli incontri. L’apertura da parte mia c’è stata subito perchè vedo un gruppo forte, sano, con voglia di fare e di mettersi in gioco. Queste caratteristiche mi hanno spinto più di tutto».

CHAMPIONS LEAGUE«La Champions è il sogno di ogni giocatore. Ti confronti con grandi squadre e ti dà una visibilità incredibile, sono davvero le partite per le quali ci si allena tutta la vita per giocarle. Ritrovare il mister è personalmente molto interessante, mi ha fatto crescere a La Spezia. Fa giocare bene le squadre che allena e fa crescere i singoli che all’interno della squadra danno il loro apporto. Punto a migliorare ulteriormente. Italiano? Era il mio primo anno in serie A, mi ha dato tanto nel farmi capire come gestire le partite e il campionato. Mi ha fatto crescere nel gioco, nella sfrontatezza… Non è più nè la mia prima stagione, nè la sua. L’idea di gioco che vedo però è sempre la stessa, precisa, che ha gli stessi principi. In che ruolo mi piace giocare di più? Quello che aiuta di più la squadra. Negli anni sono stato ala e mezzala sinistra, a volte mediano a due… Il ruolo che preferisco è quello che serve più nella partita. Non nascondo che mi piace inserirmi, riempendo l’area e cercando di arrivare alla conclusione, però mi adatto a ciò che serve per la partita e alla squadra».

SQUADRA «Il primo rapporto l’ho avuto con Erlic, che è stato mio compagno anche allo Spezia. Ma ho avuto rapporti subito anche con De Silvestri, Orsolini, Fabbian, persone con le quali da avversari avevo già parlato. Quello che mi ha impressionato di più è stata l’accoglienza in generale, è un gruppo aperto che cerca subito di includere, sono qui da poco ma già nella prima trasferta e in allenamento ho visto subito molta ricerca di far sentire a proprio agio un compagno per essere pronti a giocare insieme. Un gol? L’auspicio del gol è sempre buono. Fu una partita particolare, eravamo subito andati sotto.., Spero che ce ne possano essere tanti con questa maglia».

SCELTA – «Nella mia scelta pesa il fatto che Bologna sia una bella piazza, che la squadra gioca bene, che l’allenatore ha idee precise. Tanti fattori sono stati fondamentali nella mia idea di crescita. Gli obiettivi che si possono avere sono tanti, lavorerò giorno per giorno per questo. Se arriverà un campionato importante, cosa che ci auguriamo tutti, ben vengano anche queste cose qui. Per prima cosa vengono le soddisfazioni di squadra, il resto è tutta una conseguenza»

CRESCITA «Sicuramente uno dei punti dove devo crescere che già allo Spezia il mister mi faceva notare è la gestione dei momenti. Non bisogna forzare le giocate quando non è necessario e invece magari tentarla al momento giusto. Questo è un passo che devo fare per crescere come giocatore. Mi piace definirmi generoso, cerco sempre di mettere in primis il bene della squadra e mi dà molta soddisfazione personale. Anche se non sembra, si tratta spesso di piccoli passaggi che servono ad arrivare al risultato finale. Negli ani questa caratteristica mi ha sempre contraddistinto. Il mio idolo? Fuori dal calcio il mio idolo è Lebron James. Amo molto il basket, sia NBA che basket italiano. Storicamente Bologna ha sempre avuto una grossa cultura. Anche Trieste è molto legata dal basket. e Lebron è sempre stato un idolo per me sia in campo che fuori, anche per tutte le operazioni che fa a livello benefico. Nel calcio il mio idolo fin da bambino è sempre stato Schweinsteiger, lo vedevo in nazionale e sognavo di diventare come lui».

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