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Quagliarella: «San Siro sempre emozionante, Gattuso non muore mai»

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Poche ore al fischio di inizio di Milan-Sampdoria. Quagliarella dice la sua sul match, Gattuso e Higuain

Fabio Quagliarella, esperto bomber della Sampdoria, ha rilasciato un’intervista sulle pagine de La Gazzetta dello Sport:

IL MILAN A SAN SIRO? – «Emozione, adrenalina: giochi contro una grande squadra e in trasferta, ma zero pressioni. Solo brividi»

SU GATTUSO – «Di sicuro non è stato solo per la grinta: lui non muore mai, è una “macchina” da motivazioni, ma il suo Milan, prima di questo momento difficile, giocava anche bene. Un ricordo di Sudafrica 2010? Le sue urla: facevi un gol in partitella e mentre tornavi a centrocampo era già lì che ti guardava con una faccia spaventosa e ti gridava di non mollare. Le risate quando faceva l’amo: ti metteva un dito in bocca e ti trascinava così. La sua fame: non di cibo, di vittorie. Non ricordo qualcuno che l’abbia battuto a ping pong, ma ricordo flipper in tilt per la rabbia o calcio balilla sollevati di peso se perdeva. E voleva giocare sempre da solo contro due. A Rino posso solo augurare lunga panchina»

SU HIGUAIN – «Mi impressiona la sua capacità di trovare il gol in una frazione di secondo. E la perfezione dei movimenti: lui segna, ma se giochi vicino a lui fa segnare anche»

SUL TABU’ MILAN – «Ogni volta che gioco contro il Milan mi dico: vediamo che cosa succede stavolta. Mi capitano sempre cose strane. Dalla prima partita con l’Ascoli: diluvio, campo zuppo, colpo di testa perfetto, Dida ci mette la manona non so come, sulla respinta segna Cudini. E poi gli anni seguenti, di tutto: pali, un miracolo di Abbiati, un rigore dato e poi tolto dalla Var».

 

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