2015

Qualcuno non gradisce il dualismo

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In un campionato anonimo come quello che sta conducendo il Milan, è senz’altro azzardato parlare di formazione ideale. La miscela tutt’altro che eterogenea di giocatori discreti che la società ha consegnato a Mihajlovic, non consente un distinguo così netto tra prime e seconde linee, il cui confine appare molto labile, sebbene nelle ultime gare qualcosa stia cambiando sotto quest’aspetto.

In riferimento al ruolo del regista, infatti, il tecnico rossonero ha preso una strada precisa e al momento sembra impensabile che faccia retromarcia. È dal derby della terza giornata che Riccardo Montolivo ha scavalcato Nigel De Jong nel ruolo di impostatore della manovra. Per giunta, l’olandese ha scelto di rimanere a Milanello a 3 milioni netti di ingaggio fino al 2018, con la tacita garanzia di essere centrale nel progetto rossonero, speranza che suo malgrado non si sta verificando. Ed ora? Quale futuro per il mastino di Utrecht? Se il suo utilizzo dovesse continuare a rimanere basso, a gennaio tornerebbe d’attualità la pista United del suo mentore Van Gaal, una porta in realtà mai del tutto chiusa.

 

 

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