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Raiola: «La Fifa è come un dittatore comunista. Occorre cambiare»

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Mino Raiola attacca la Fifa attraverso Marca, il noto procuratore vuole un ente alternativo a quello internazionale

Mino Raiola attacca la FIFA attraverso Marca, il noto agente italiano ha parlato dell’importanza di creare un’alternativa che possa infrangere il monopolio della Fifa: «E’ come un dittatore comunista che dice alla gente che cosa deve fare in ogni momento. Stiamo cercando un mondo del lavoro più trasparente e se la FIFA vuole, perfetto. Deve sgomberare il tavolo, dichiarare i nostri diritti e inizieremo a parlare. La FIFA si limita a dire che prende decisioni. È ridicolo».

IL PUNTO SUGLI AGENTI – «Gli agenti – prosegue ancora Raiola – sostengono che è necessario un cambiamento, una diversa linea di azione. Il calcio ha bisogno di un secondo sistema. La FIFA oggi vuole essere tutto. Il governo, la parte commerciale, la parte legale, e questo è impossibile. Oggi vogliono organizzare il Mondiale per Club, il calendario, gli agenti».

RAPPORTO CON LA UEFA«la domanda è chiara, perché (la FIFA) non vuole anche una percentuale su stipendi, trasferimenti, sponsor? Sappiamo come regolamentarci da soli. Perché devono prendere parte dei nostri soldi? In Europa ci organizziamo con i club e non ci sono problemi. Perché dobbiamo passare attraverso la FIFA se con la UEFA ci capiamo? È chiaro, è un gioco di potere. Ecco perché diciamo basta».

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