2014
Rami terzino destro: la chiave per dare equilibrio alla difesa?
Adil Rami, l’uomo dalle mille risorse. Il francese, arrivato un anno fa al Milan ed accolto da non poco scetticismo, considerata l’esperienza negativa precedente al Valencia caratterizzata dai mille problemi con il suo ex allenatore e i tifosi spagnoli, ha conquistato il cuore dei tifosi velocemente con la sua personalità e, nel caso del “Derby della Madonnina” disputato due giorni fa, con la sua duttilità.
Il difensore, ha sorpreso tutti, compreso Pippo Inzaghi, che l’ ha coraggiosamente schierato terzino destro nel match contro l’Inter. Rami, a dispetto degli scettici, ha disputato una gara eccezionale sotto tanti punti di vista: grande corsa, intensità, concentrazione e ottima tecnica.
Il francese ha praticamente annullato le discese di Nagatomo sulla fascia destra, lasciandosi andare anche a qualche sgroppata solitaria e a qualche giocata per la platea, dimostrando una personalità forte, tipica di chi fa dell’esperienza la sua arma migliore.
La cosa che più colpisce, è il fatto che questo ruolo non l’aveva mai ricoperto in carriera, e la prestazione che ne è venuta fuori ha sorpreso lui stesso, tanto da dichiararlo nel post partita ai microfoni di Sky: Era la prima volta nella mia carriera che giocavo in quel ruolo ma è andata bene. Nessuno si aspettava una cosa così, ma in molti non si aspettavano nemmeno che diventassi giocatore professionista quando facevo il meccanico.
Io ho dato tutto, ci ho messo cuore e coraggio. Oggi ci mancavano tanti difensori, il momento non è dei migliori per noi“.
Questo, come ripetutamente detto dai vari Inzaghi, Galliani e Lady B, è l’anno zero per il Milan. Dovrebbe essere la stagione adatta a sperimentare nuovi moduli, tattiche e soluzioni per ogni reparto; ma è anche vero che una squadra, per assestarsi e trovare un’identità definitiva, ha bisogno di giocare con lo stesso modulo, con gli stessi undici titolari che prendono fiducia a loro volta di partita in partita.
Vanno fatte due considerazioni sul capitolo terzini: sulle fasce i rossoneri hanno ancora delle incertezze. Abate corre tanto, ma fatica nel servire dei palloni invitanti per il sempre più spaesato Torres, e qualche volta si lascia andare in degli svarioni causati da cali di concentrazione evidenti; De Sciglio sembra ancora il fantasma di quello che avevamo visto nella stagione 2012-2013, timido nelle discese e poco grintoso; i tanto citati Albertazzi e Armero in estate non hanno ancora avuto la possibilità di dare il loro contributo alla causa rossonera.
Rami, vuoi l’esperienza, vuoi la personalità, ha dato in una sola partita solidità e sicurezza, giocando sulla fascia destra ha potuto chiudere gli attacchi dell’Inter dando una grossa mano ai centrali.
Se già dal prossimo impegno casalingo contro l’Udinese si ripartisse da lui? Un giocatore affidabile, tecnico, forte fisicamente che, se impiegato in questo ruolo più volte, potrebbe dare il tanto agognato equilibrio ad un reparto da troppo tempo insicuro e senza la giusta cattiveria.
D’altronde, il francese ha voluto il Milan, ha giurato di dar tutto alla società, e ha dimostrato più volte di essere un vero battagliero. Nel Milan di oggi, c’è bisogno di gente come lui. Gente senza paura e grintosa.