Editoriali
Rangnick, due indizi fanno una prova: a giugno sarà del Milan
Le smentite di Rangnick riguardo possibili firme avvenute nel mese di dicembre con il Milan, non cancellano la verità: arriverà
Nonostante le dichiarazioni ordierne rilasciate dal manager di Ragnick e quelle dello stesso allenatore qualche giorno fa, il suo arrivo al Milan non è in discussione. Due indizi fanno una prova: le dure parole di Boban dei giorni scorsi hanno confermato un accordo in essere tra le parti risalenti allo scorso dicembre. Contatti avvalorati anche dai princiapali media tedeschi, spagnoli e italiani. A questo proposito le smentite non categoriche e di facciata del manager teutonico, Lipsia ancora in corsa per Bundesliga e Champions League, appaiono come un modo per non destabilizzare l’ambiente al contrario di quanto fatto da Zvonimir Boban nei giorni scorsi scaturendo il suo allontanamento da Milanello.
Le smentite di rito dunque non hanno messo in discussione il progetto che vedrà coinvolto Rangnick a partire dal prossimo giugno: il tedesco ricoprirà le cariche di allenatore e direttore sportivo con ampio mandato sulla sfera tecnica subentrando nelle competenze agli stessi Boban, Maldini e Massara.