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Rangnick: «Per tornare al top, il Milan non deve giocare in Europa League»
Rangnick risponde anche all’ultima domanda su quando il Milan tornerà ad essere uno dei top team in Europa. Serve assolutamente…
Ralf Rangnick dice la sua per quanto riguarda il futuro del Milan. Lo riferisce alla Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina.
«Per tornare al top, servirebbe porsi un obiettivo concreto, in questo caso la Champions perché nessuno è felice di giocare in Europa League, magari il giovedì sei a Baku e la domenica a Cagliari. Sarà paradossale ma l’esempio è a 30 km di distanza da Milano: l’Atalanta ha un terzo del fatturato del Milan ma arriva davanti. Fanno investimenti intelligenti, hanno un settore giovanile tra i migliori d’Europa. Se qualcuno è bravo, io cerco di capire che strada ha seguito. Gasperini è bravissimo ma non è il solo. Si vince di squadra. Tra gli allenatori italiani cito subito anche Conte: ha uno stile di calcio sofisticato, attivo e aggressivo».