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Razzismo Maignan, Padelli accusa: «Si fanno forti nascosti nel gruppo»

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Daniele Padelli, portiere dell’Udinese, ha detto la sua dopo i cori razzisti contro Mike Maignan durante la sfida contro il Milan

Le parole di Daniele Padelli, portiere dell’Udinese, a Udinese Tonight dopo i cori razzisti contro Mike Maignan durante la sfida contro il Milan:

LE PAROLE – «Quello che sentivo nel mio cuore l’ho scritto. Non per difendere il popolo friulano che non ne ha bisogno, né l’Udinese che è la società più antirazziale del mondo. Volevo solo sostenere Maignan, che immagino si sia sentito veramente male per questi gravi insulti che gli sono stati rivolti. Siamo tutti sbalorditi da quanto accaduto, allora ho deciso di scrivere. Va al di là del calciatore, va a toccare la persona. Può essere che qualcuno ci passi sopra, altri più sensibili si sentono toccati giustamente nell’animo. Sono fatti che vanno condannati, penso però che questa piaga sociale non vada ricercata tanto nel calcio. Lo stadio è solo il terreno dove questi poco di buono si nascondono nel gruppo e si sentono intoccabili. Il discorso va affrontato a monte, con l’educazione e la cultura delle persone. Questi atteggiamenti sono sintomo di una pochezza disarmante. Io per lui mi sentivo male. Si dice ‘succedono ancora cose del genere nel 2024’, ma questa piaga c’è sempre stata e non so se è una gara che riusciremo a vincere. Tali vicende succedono ovunque, dove queste mezze persone si sentono forti e pensano che nessuno possa far loro niente. Il calcio muove talmente tanto pubblico che nel grande numero lo stupido lo trovi. Poi uno che fa queste cose è già uno di troppo. Nessuno ha il diritto a usare termini del genere».

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