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Rebic, due anni di prestito ma senza riscatto fissato: ecco perché

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Ante Rebic e André Silva si sono trasferiti con la formula del prestito biennale senza diritto di riscatto in favore dei club: ecco il motivo

Ante Rebic è stato l’ultimo acquisto della sessione di calciomercato estiva del Milan: l’attaccante croato, autore di un assist ieri contro la Slovacchia, è arrivato in prestito biennale secco dall’Eintracht Francoforte in cambio di André Silva che ha compiuto il percorso inverso ma con la medesima soluzione. Trasferimento temporaneo dunque senza alcun tipo di riscatto pattuito tra i due club. Ma per quale ragione? 

Stando da quanto affermato da Oliver Frankenbach, direttore finanziario del club tedesco, il motivo dietro il mancato inserimento di un riscatto nella negoziazione per Rebic e André Silva va riferito al poco tempo a disposizione dei due club che, a quanto pare, hanno iniziato ad intavolare la trattativa solo negli ultimi giorni di calciomercato. Una controprova di come il Milan abbia virato su Rebic solo dopo aver incassato l’ultimo “No” dall’Atletico Madrid per Angel Correa ritrovandosi così a dover chiudere un’operazione in fretta e furia inserendo dentro anche il cartellino dell’invendibile André Silva.

Milan e Eintracht Francoforte si riservano tuttavia in futuro la possibilità di trattare eventuali riscatti per i giocatori in questione modulando il prezzo sulla base della valutazione che i due calciatori avranno nel corso dei prossimi due anni. Rebic e André Silva si scambiano maglia ma le due operazioni restano pressoché slegate: il Milan infatti potrà riscattare Ante Rebic a prescindere dalla decisione che l’Eintracht prenderà con il portoghese e viceversa.

 

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