Editoriali
Rebus Milan, giusto dare ancora fiducia a Kalinic?
Nikola Kalinic, primo attaccante per minuti giocati e ultimo per reti segnate, un segnale d’allarme per Vincenzo Montella che in futuro potrebbe sovvertire le gerarchie
Accanto alle tante note positive emerse da Sassuolo-Milan ci sono però alcune problematiche ancora irrisolte all’interno dello spogliatoio rossonero; una su tutte la scelta del centravanti titolare: Nikola Kalinic, ormai titolare inamovibile in campionato, non convince e anche nel corso della gara di Reggio Emilia si è reso protagonista di una prestazione scialba. Spesso avulso dal gioco, Kalinic non è mai apparso realmente pungente quando chiamato ad impensierire Consigli nelle poche occasioni capitategli ieri sera.
La scarsa vena realizzativa sotto porta di Kalinic non è nuova ai tifosi rossoneri che anche contro la Juventus hanno dovuto strozzare il proprio urlo di gioia in gola quando a pochi passi da Buffon il centravanti croato ha divorato la rete che sarebbe potuta valere il momentaneo pareggio contro i pluri-campioni d’Italia.
Le considerazioni che si accavallano in quel di Milanello lasciano però il tempo che trovano visto che neanche i due attaccanti, attualmente riserve del croato, Cutrone e André Silva sono sembrati in palla nelle ultime occasioni concesse da Montella contro l’AEK Atene in Europa League. Nonostante questo però Kalinic, nonostante il maggior numero di minuti giocati, è ultimo nella mini-classifica dei marcatori milanisti con sole tre reti a fronte delle 6 messe a segno da André Silva e delle 5 della rivelazione Cutrone.
Un dato allarmante ma non troppo per Vincenzo Montella che in conferenza stampa ha affermato di credere molto nelle potenzialità di Kalinic, autore a suo dire di un’ottima partita, e allo stesso tempo di voler aspettare la crescita del duo di giovani attaccanti André Silva e Cutrone, due veri patrimoni del Milan presente e futuro.