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Rinvio cessione Milan: tifosi tranquilli, Berlusconi non c’ha ripensato
Secondo quanto riportato oggi da La Gazzetta dello Sport, lo slittamento di un’altra settimana della firma del preliminare non è dovuto ad un ripensamento di Berlusconi. Il motivo scatenante del rinvio sarebbe stato dovuto alla volontà dei cinesi di chiudere immediatamente per il 100% del Milan anziché dividere in due fasi l’acquisto (80% subito e 20% tra due/tre anni). La decisione della cordata asiatica sarebbe stata accolta con favore dallo stesso Berlusconi che ha percepito la serietà del progetto e del concreto interesse intorno alla sua creatura.
QUESTIONE MERCATO: Alla firma del contratto preliminare l’agglomerata cinese si impegnerà a versare immediatamente 100 milioni nelle casse rossonere (penale in caso di passo indietro) che il Milan potrà immediatamente investire sul mercato. Pertanto l’immobilismo fin qui evidenziato in questa sessione di mercato potrebbe essere presto sostituito da una serie di colpi accurati già preparati dal lavoro di Galliani di queste ultime settimane.
DIFFERENZE CON LA TRATTATIVA BEE: A fare da spauracchio ai tifosi rossoneri c’è però il precedente di Mr. Bee, il broker thailandese sembrava essere stato più volte ad un passo dall’acquisto della società ma poi alla fine lui e la sua trattativa finirono per rivelarsi un grande bluff. A differenza di allora però i personaggi coinvolti nell’operazione “Milan ai cinesi” sono delle vere e proprie autorità nel campo della finanza (Gancikoff e soprattutto Galatioto) e il loro esporsi vale più di qualsiasi garanzia sulla bontà e autenticità dell’operazione.