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Rivoluzione Milan, Elliott perplesso anche su Gazidis: si cercano acquirenti

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Rivoluzione Milan, Elliott non ci sta al caos interno di questi giorni, troppo alto il rischio di perdite grosse, Dubbi su Gazidis

Rivoluzione Milan e società al capolinea, sia per quanto riguarda la stagione in corso che per il lavoro di Gattuso, terminato con la quinta posizione in classifica, le dimissioni e le lacrime di molti giocatori. Lacrime vere, dettate da un rapporto pulito e sincero, alcune invece dall’improvvisa paura di perdere la certezza del posto da titolare che gli era stata attribuita. Ancora non si sa chi sarà il nuovo tecnico, di sicuro la società rossonera in questo momento si trova in guai enormi, senza allenatore, senza direttore tecnico, senza Champions e con un mercato da fare senza soldi, o meglio, con ampi margini di spesa imposti dalla Uefa. 

IL TECNICO- Partendo dalle basi, ovvero dal futuro tecnico, in questi giorni le maggiori testate nazionali danno ampio spazio a Simone Inzaghi, mentre Sarri è visto molto più vicino alla Juventus che lo ha seguito a Baku nella finale di Europa League. Gasperini rimarrà all’Atalanta mentre Giampaolo spera nella chiamata imminente. Conceicao? Oggi si parla anche di lui come figura vagliata dal club.

IL DIRETTORE TECNICO- Via Leonardo dimessosi dall’incarico, Gazidis vorrebbe affidare a Maldini il ruolo dell’ex collega, intanto che campione rossonero ci pensa, la posizione rimane scoperta e tutto lascia presupporre che, dati i tempi, Gazidis chiederà presto una risposta perchè come detto che tanto da fare durante l’estate.

MERCATO E UEFA- Fuori dalla Champions non rimane che l’Europa League, a patto che la Uefa non decida di escludere il Milan esattamente come l’anno scorso. Questa volta però la società potrebbe accettare l’esclusione e concentrarsi solamente sul campionato, previo mercato di massa. Questo vuol dire che il Milan dovrà prima chiudere il discorso allenatore e poi studiare insieme un piano per la prossima stagione che preveda la conferma dei titolari, l’acquisizione di alcuni rinforzi necessari e la costruzione di una panchina forte a garantir sostegno.

PRIMI DUBBI SU GAZIDIS – Secondo quanto riportato da Corriere dello sport, il fondo Elliott inizia a riflettere anche sul ruolo di Ivan Gazidis, assunto come amministratore delegato con il compito di risollevare le finanze del club anche grazie ai suoi agganci con sponsor globali e internazionali. 6 milioni di euro stagionali pattuiti che però ad oggi non hanno portato grandi risultati. All’AD rossonero viene imputata anche una gestione sportiva disarmante, con l’addio contemporaneo di Gattuso e Leonardo che come sopra riportato lasciano il Milan nel caos totale.

POSSIBILE CESSIONE- Da qui la volontà del fondo di fare chiarezza e molto probabilmente di rivendere la società a compratori che vogliano fare del Milan la squadra del futuro. Da quanto filtra in ambienti finanziari il fondo americano e Paul Singer in primis starebbero già pensando di rivendere il club non al termine dei 3 anni di progetto, ma fin da subito davanti a offerte importanti. Compratori interessati ci sono già e rispondono ai nomi del magnate russo Usmanov (già noto a Elliott), all’uomo d’affari ceco Kretinski e a un fondo, stavolta arabo, che ha già manifestato interesse.

POSSIBILE MINUSVALENZA- Rivendere oggi il Milan significherebbe perderci sull’investimento da almeno 500 milioni già fatto finora, da qui i dubbi di Singer. Difficile che, per questo Milan, possa arrivare un’offerta tanto vantaggiosa a meno che non si trovi un magnate dai fondi illimitati, convinto della possibilità di una imminente rinascita.

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