2015

Rivoluzione Milan, quasi un’intera formazione potrebbe salutare

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Al termine di questa stagione deludente, in casa Milan si prospetta un grande cambiamento: oltre alle vicende societarie – ancora lontane dall’essere ben definite – e all’allenatore, dato il quasi sicuro addio di Inzaghi, anche per quanto riguarda i giocatori si sente aria di epurazione.
RIVOLUZIONE MILAN. Analizzando la rosa, infatti, ben 11 giocatori potrebbero salutare il Milan: oltre a Muntari, Essien e Rami, messi fuori rosa chi per loro scelta chi attraverso infortuni non ben precisati, anche Destro e Pazzini al momento hanno poche chances di rimanere in rossonero: il primo difficilmente verrà riscattato, dato che i 16 mln sembrano decisamente troppi per l’apporto scarno fornito dall’attaccante marchigiano – 2 gol in 13 partite – mentre il Pazzo, il cui contratto è in scadenza, nelle ultime stagioni sta calando di rendimento. Sempre rimanendo in tema di attaccanti, nelle scorse settimane si vociferava di un interessamento da parte del Monaco per Menez. La trattativa è in fase di stallo ma il Milan ci sta pensando, dato che farebbe una grande plusvalenza, avendo comprato il francese a parametro zero dal PSG. Per il centrocampo, Van Ginkel tornerà al Chelsea – sebbene si stia trattando per il rinnovo del prestito – mentre De Jong è intenzionato a non prolungare il contratto. Su di lui ci sono gli occhi di United e Juventus, con la prima favorita visto il buon rapporto dell’olandese con Van Gaal. Per quanto riguarda la difesa, si pensa al rinnovo di Bonera; sorte differente per Zaccardo e Albertazzi, che hanno trovato pochissimo spazio e andranno via. Tra i pali è confermatissimo Diego Lopez – uno dei pochi assieme a Bonaventura ad aver fornito un rendimento costante e “da Milan” – ma qualora pervenisse un’offerta allettante (visto che comunque il portiere ha 33 anni) anche lui potrebbe scegliere altri lidi; il destino è segnato per Agazzi, preso a parametro zero dal Cagliari ma che non ha convinto la dirigenza, che poi ha virato su Lopez.

Insomma, a Giugno si prospetta una grande rivoluzione; occorre però prima stabilizzare le vicende societarie e in secondo luogo scegliere l’allenatore, che, in maniera oculata, deciderà di comune accordo con i vertici quali giocatori potranno rimanere e quali invece dovranno fare le valigie.

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