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Rizzoli e il paragone con le 300 stanze di un albergo

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Rizzoli su Dazn ha fatto un paragone insolito per spiegare la figura dell’arbitro in Serie A. Le sue parole

Rizzoli su Dazn ha fatto un paragone insolito per spiegare la figura dell’arbitro in Serie A. Le sue parole:

«Il paragone che normalmente faccio è con un corridoio di una camera d’albergo con circa 300 porte in cui dietro sono celate delle stanze, ogni stanza è una decisione.

Sono circa 300 quelle che l’arbitro prende dall’inizio alla fine, la maggior parte delle quali poco importanti, molte magari riguardano il lavoro di squadra e il fuorigioco, e sono una trentina, trenta-quaranta le decisioni veramente importanti, di cui una o due possono cambiare il risultato di una partita.

Quindi è estremamente importante che un arbitro entri all’interno di una stanza, guardi velocemente quello che c’è da guardare, chiuda la porta e valuti. Tutto quello che deve fare lo deve fare in un decimo di secondo.

La cosa importante da fare è mantenere queste porte chiuse perché se prendi una decisione e la porta ti rimane aperta, e la decisione ti echeggia all’interno delle stanze successive questa può influire le decisioni future. Quindi il compito dell’arbitro è assolutamente quello di entrare, vedere, decidere e chiudere senza mai tornare si quella che può essere una decisione».

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