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Roberto Donadoni: calciatore, allenatore e commissario tecnico

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Roberto Donadoni: calciatore, allenatore e commissario tecnico. Dal passato glorioso al Milan alla carriera in panchina

Un passato da gloria del Milan, maglia con cui ha vinto tutto, calciatore duttile e stimato da tutti, tanto da diventare una leggenda italiana del calcio parliamo di Roberto Donadoni.

Una carriera piena di vittorie con la maglia rossonera, ma anche densa di qualche rammarico, ad esempio le spedizioni poco fortunate con la Nazionale Italiana, oltre 280 presenze e 18 reti realizzate, ne fanno un vero e proprio beniamino per il popolo rossonero.

Appesi gli scarpini al chiodo diventa allenatore

Arrigo Sacchi, suo mentore e tecnico ai tempi del Milan e della Nazionale, lo aveva definito un allenatore in campo, capace di vedere il gioco anche senza il pallone tra i piedi. Ed in effetti aveva ragione, subito dopo aver terminato la carriera da calciatore, inizia quella da allenatore, tanta gavetta, Lecco, Livorno, dove si presenta alla Serie A, stupendo tutti, con una rosa giovane trascinata dall’esperto Lucarelli, conquista la qualificazione alla coppa UEFA nella stagione 2005/2006.

Questi grandi traguardi lo portano a prendere una patata bollente, ossia ereditare da Marcello Lippi la panchina della Nazionale campione del mondo in carica.

Il biennio alla guida degli azzurri terminerà dopo Euro 2008, uscendo a testa alta ai quarti di finale contro la Spagna, dopo i calci di rigore.

Ritorno ad allenare squadre di club

Archiviata l’esperienza da CT, viene ingaggiato dal Napoli di Aurelio De Laurentiis, ma l’avventura in Campania non è molto fortunata. Troverà fortuna invece in Emilia Romagna, dove con Parma prima e soprattutto con il Bologna poi vivrà delle stagioni di ottimo livello. Con i ducali i primi due anni e mezzo sono davvero buoni, l’ultima stagione sarà travagliata, con l’affare Ghirardi-Manenti a tenere banco, concluderà il campionato per rispetto dei tifosi seduto in panchina, ma il Parma retrocederà e successivamente fallirà.

Nel novembre del 2015 accetta la chiamata del Bologna, che porta ad una salvezza clamorosa, trascinato dalle reti di Marco Di Vaio. Le successive due stagioni alla guida dei felsinei lo vedono artefice di due salvezze serene.

L’esperienza in Cina e la scomparsa dai radar

Tra il 2019-2020 tenta l’esperienza lontano dall’Italia, dove i tanti soldi dello Shenzen lo convincono ad accettare e provare a lanciare il calcio asiatico. Ma la pandemia di Covid 19 che è scoppiata poco dopo il suo approdo, lo costringono a lasciare la Cina e tornare in Italia, attualmente disoccupato, il suo nome sembra esser stato dimenticato, accostato a qualche club, ma senza mai vere trattative, Roberto Donadoni meriterebbe sicuramente di tornare in panchina e continuare quanto di buono ha fatto nel nostro campionato.

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