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Roma, è crisi nera: con il giusto cinismo si può battere
Roma alle corde, la sconfitta devastante di Firenze è solo la punta dell’Iceberg, domenica il Milan dovrà essere cinico e spietato
Roma all’inferno più rosso che giallo, il tema degli inferi riecheggia metaforicamente nella capitale dopo il disastro di Firenze, a maggior ragione con la sfida al diavolo in programma domenica sera all’Olimpico. 10 goal subiti in due gare tra Atalanta e Fiorentina (le quali si sfideranno in semifinale di Coppa Italia) mentre per i rossoneri il livello difensivo sale il livello con 2 goal subiti in 7 partite di campionato dallo 0-0 con il Toro in poi, gara giocata il 9 Dicembre. Numeri a confronto per cercare di capire quale delle due squadre stia meglio, chiaro è che la Roma in questo periodo soffre una situazione disastrosa, in questo periodo si ma solo se vogliamo essere buoni con Di Francesco. In verità è da inizio stagione che la Roma arranca in campionato, mentre in Champions se l’è cavata egregiamente. Molto spesso il tecnico ex Sassuolo si è presentato furioso ai microfoni del dopo partita, contro l’Atalanta addirittura smarrito ed incredulo. Poi c’è Firenze, un’umiliazione, una delle più grandi che si ricordino nella storia della Roma. Umiliati e in piena crisi isterica, i giallorossi spariscono dal campo perdendo la faccia e buttando via l’unico trofeo in cui forse potevano arrivare fino in fondo (Champions a parte per la quale le facciamo i migliori auguri). Finisce 7-1, ma più dei gol, pesa la totale disgregazione di un gruppo che crolla in fase difensiva come una squadra di dilettanti, consegnandosi con un’arrendevolezza che disarma. Ora c’è il Milan, una squadra in rampa di lancio che cinicamente dovrà fare il proprio dovere, ovvero passare sopra una Roma già macinata nello spirito ed andare a consolidare il quarto posto, nella speranza che dietro rallentino ulteriormente. Il tecnico dunque è ormai arrivato al capolinea e nelle prossime ore i vertici societari valuteranno se sia il caso di esonerarlo. Già in nottata con i dirigenti presenti a Firenze, Di Francesco ha fatto sapere di non volersi dimettere e, se glielo chiedessero, andrà incontro alla società discutendo una transazione per rescindere consensualmente il contratto.
CAMBIO IMMEDIATO?- Pronto subito, al momento, nell’immediato ci sarebbe ancora Paulo Sousa, rimasto attento per tutto questo periodo in attesa di sviluppi. Pallotta, da tempo non troppo d’accordo con la decisione di Monchi di continuare con Eusebio, è deluso ed arrabbiato ovviamente, data la figuraccia ormai scritta nel cemento quindi e si potrebbe arrivare nelle prossime ore a delle conseguenze estreme, calcisticamente parlando. Come detto domenica sera, tra quattro giorni, all’Olimpico arriverà il Milan, per quello che sarà uno scontro diretto e decisivo per il quarto posto. E se invece la Roma cogliesse l’occasione di contattare Antonio Conte?