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Roma-Milan, l’analisi tattica del match dell’Olimpico
Roma-Milan, l’analisi tattica della partita dell’Olimpico. Di Francesco punta sull’attacco pesante, ma il centrocampo…
Milan e Roma chiuderanno la domenica con un posticipo che promette grandi emozioni. I giallorossi inseguono il quarto posto, occupato attualmente proprio dal Milan, ad un solo punto di distanza. La lotta per il quarto posto sta entrando nel vivo, con la Lazio che affronterà il Frosinone e le outsider che in questa giornata hanno frenato.
Eusebio Di Francesco ha un’emergenza a centrocampo: N’Zonzi e Cristante, infatti, non ci saranno così come Under e Perotti. La Roma dovrebbe schierarsi, quindi, con il 4-3-3 speculare al Milan. Pellegrini sarà la mezzala libera di inserirsi (stessa funzione di Cristante), De Rossi agirà davanti alla difesa. È questa la prima chiave tattica della partita: senza N’Zonzi i giallorossi perdono fisicità, Bakayoko e Kessie potrebbero spaccare il match e dominare su De Rossi.
Sotto esame Paquetà, soprattutto in fase di contenimento. La squadra di Di Francesco sfrutta gli inserimenti dei centrocampisti, a volte schierati addirittura da falso nueve. La coppia difensiva rossonera dovrà ricevere un grande aiuto dal brasiliano e dai due esterni d’attacco Calhanoglu e Suso. Senza Under la Roma perde qualcosa, il probabile inserimento di Schick cambierebbe tutto.
Il ceco non ha lo scatto bruciante nei primi metri per saltare Ricardo Rodriguez né il dinamismo in copertura sulla fascia. Più probabile che l’ex Sampdoria tenda, per naturale predisposizione, ad agire da seconda punta aumentando la pressione su Romagnoli e Musacchio. In questo senso la carta Laxalt (al posto dello svizzero) potrebbe tornare utile a partita in corso per conquistare il dominio della fascia sinistra.
Interessante, invece, l’incrocio a destra tra El Sharaawy e Calabria (o Abate): una sfida tra giocatori veloci che promette fuochi d’artificio.
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