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Romagnoli: «Esordio contro il Milan, fu destino. Pioli bravo a ricompattarci»

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In occasione delle sue 200 presenze in maglia rossonera, Alessio Romagnoli ha realizzato una lunga intervista a MilanTv

Alessio Romagnoli celebra le sue 200 presenze in rossonero e lo fa con una lunga intervista rilasciata sui canali ufficiali del Milan. Ecco le sue dichiarazioni complete.

Esordio in Serie A: «Era il 22 dicembre, Roma-Milan 4-2. Entrai gli ultimi 5/6 minuti perchè Marquinhos venne espulso. Il sogno di ogni bambino che spera di diventare calciatore, veramente emozionante. Con il senno di poi, credo sia stato un segno del destino esordire contro il Milan.»

Mihajlovic: «Lo reputo, così come tutti quelli che lo hanno conosciuto, un uomo sincero, fondamentale per me, che mi ha fatto crescere ed insegnato tantissimo.»

Mexes: «Lo vedevo spesso negli anni a Roma quando ero nelle giovanili, un giocatore molto molto forte ed una bellissima persona con cui legai subito.»

Inizi al Milan: «Quando arrivai Sinisa mi diede fiducia da subito, nonostante ci siano state partite fatte bene ed altre meno bene. Lo ringrazio per avermi fatto giocare molto.»

La prima vittoria in un derby: «Lo ricordo bene, cross di Honda e gol di Alex sul secondo palo. Perdemmo l’andata ma al ritorno ci rifacemmo alla grandissima. Fu un derby emozionante.»

Primo gol in rossonero: «Fu sugli sviluppi di un calcio d’angolo, spizzata di testa ed io sul secondo palo la appoggia in rete. Con quel gol andammo in finale di Coppa Italia»

Ancora sugli inizi al Milan: «Sinisa fece tanto, tutti lo ricordano come una bellissima persona. Anche Brocchi è stato importante, prese un grande club in una situazione non facile, ebbe coraggio.»

La finale di Coppa Italia e la Supercoppa: «La giocammo bene, perdemmo 1-0 ma giocammo bene così come Doha. Creammo tanto, alla fine si andò ai rigori e andò bene.»

Sul derby pareggiato al 97′: «Fu una gara fatta di gioie e dolori, pareggiammo al 97′, segnai ma mi feci male al ginocchio. Fu un derby strano ma emozionante.»

Semifinale di Coppa Italia contro la Lazio: «Furono due bellissime partite. Io sono un tesserato del Milan e darò tutto per il Milan ma non ho nessun problema a dire che io tifo Lazio, non esultai per rispetto della mia fede. Fu comunque un momento bellissimo, che ci portò in finale.»

I gol contro il Genoa e Udinese nel recupero: «Contro il Genao ci pensai subito quando Radu respinse la palla, anche se forse non ci crederà nessuno. Contro l’Udinese fu in contropiede, è stato un bel gol, avrei tirato dall’inizio, ma poi dopo che Suso me l’ha ridata ho voluto spaccare la porta.»

Su Baresi: «È il capitano, un istituzione per il calcio mondiale, uno dei difensori più forti del mondo, persona di carisma e che ha dato tantissimo in questo club e in nazionale. Posso essere orgoglioso di indossare la sua fascia e quella di Paolo.»

Su Maldini: «Mette un po’ di timore all’inizio quando ci parli, ma ormai è passato. Una bella persona, un calciatore che ha vinto tutto, avrebbe meritato il pallone d’oro. Un campione assoluto.»

Su Gattuso: «Come Sinisa, una persona vera e diretta. Con lui è andato tutto alla grande, un gran lavoratore, ci diede una bella spinta. Peccato non essere andato in Champions ma fu un anno e mezzo molto bello e intenso.»

Su Pioli: «È stato bravo a prendere il Milan in una situazione non facile. Venivamo da Giampaolo, allenatore forte ma con cui le cose non sono andate bene, lui è stato bravi a ricompattare la squadra e poi a dare delle idee.»

Nazionale: «Ricordo l’esordio, una gara molto difficile delle qualificazioni al mondiale. È un sogno per tutti ma con loro non ho ancora raggiunto niente, voglio farlo in futuro.»

Kjaer: «Difensore fortissimo, che ha fatto bella carriera. Si è subito imposto, ha dato molta tranquillità al reparto ed alla squadra. Ci siamo subito trovati, anche fuori dal campo. Credo sia stato un acquisto azzeccato.»

Infortunio: «Il recupero è stato un po’ lungo, ho lavorato tanto. Potevo rientrare un po’ prima, ma abbiamo sfruttato la sosta per recuperare meglio. Ho cercato di essere al 100% per il derby.»

Sulle 200: «Spero di farne altre 200, magari in meno di 6 anni e giocando qualche gara europea in più».

 

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