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Romagnoli va tutelato: troppi gialli per proteste al capitano

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Alessio Romagnoli ha ricevuto in questa prima parte di stagione ben 4 ammonizioni per proteste, un dato allarmante considerando la fascia di capitano

La pausa campionato ci permette di analizzare, dati alla mano, la stagione fin qui vissuta dal Milan che tutt’ora si ritrova in piena corsa per due dei tre obiettivi stagionali prefissati la scorsa estate: l’accesso alla prossima Champions League e la possibilità di vincere la Coppa Italia. Sono molti i numeri confortanti per i rossoneri che dall’inizio del 2019 sono tre le prime difese d’Europa ma c’è un dato singolo che dovrebbe far storcere il naso: i 7 gialli rifilati ad Alessio Romagnoli. Tutto normale si potrebbe pensare considerando che il numero 13 milanista gioca difensore centrale, ma in verità approfondendo la questione si può notare che di questi sette cartellini solo uno è atto a sanzionare tackle fatti nel corso di azioni di gioco, gli altri sei sono invece così composti:

  • 4 per proteste
  • 1 per perdita di tempo
  • 1 per essersi tolto la maglia

Un dato allarmante considerando che Alessio Romagnoli è il capitano del Milan e pertanto l’unico rossonero in campo abilitato a rivolgersi al direttore di gara nel corso del match. Tralasciando le ammonizioni dovute a “perdita di tempo” ed “esultanza” le altre 4 appaiono eccessive considerando la fascia al braccio del numero 13 rossonero. Romagnoli va tutelato e per farlo occorre che tale dato venga non solo pubblicizzato ma anche motivato dall’Associazione italiana Arbitri (AIA) al fine di comprendere il reale movente che ha spinto ben 4 differenti direttori di gara ad estrarre il cartellino giallo nei confronti di un giocatore che stava semplicemente svolgendo le proprie funzioni di capitano.

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