Sacchi torna all'attacco: «Leao discontinuo, il talento non basta»
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Sacchi torna all’attacco: «Leao discontinuo, il talento non basta»

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Sacchi torna all’attacco: «Leao discontinuo, il talento non basta». Le sue dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport

Arrigo Sacchi è intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport per parlare del Milan. Le sue dichiarazioni.

LEAO – «Il calcio prevede che ci siano undici giocatori e che tutti si debbano aiutare. Se qualcuno non lo fa, non va bene. Bisogna dare sempre il massimo di ciò che si possiede, solo così si può pensare di diventare una squadra. Leao ha grandissime qualità, ma da sole non bastano. Non c’è continuità nel suo rendimento. O è decisivo, o non fa nulla. Siccome ha potenzialità incredibili, sarebbe un peccato se non riuscisse a dimostrarle»

PIOLI – «Pioli è un ragazzo serio e un allenatore preparato, quindi sta sicuramente lavorando per migliorare questa situazione. Di certo cercherà di capire le ragioni di questa incostanza. Al Milan, oggi, sono contenti di quello che sta dando Leao? Se la risposta è sì, allora non c’è proprio niente da correggere. Se la risposta è no, come penso, bisogna intervenire»

RENDIMENTO ALTALENANTE – «Le cause possono essere tantissime. Un fatto mentale? Può darsi. Un fatto legato alle motivazioni? Mancanza di ambizione? Non so. La mente umana è meravigliosa perché contiene tantissime luci e anche tantissime ombre. Io so che Leao potrebbe fare di più e con maggiore continuità. E so anche, non esagero a dirlo, che se facesse così sarebbe davvero un fuoriclasse. Però torniamo indietro di qualche mese e chiediamoci: al Mondiale era titolare nel Portogallo? No. Dunque, stiamo parlando di un giocatore che non ha ancora espresso tutte le sue potenzialità»

QUESTIONE DI TEMPERAMENTO – «In quel caso sarebbe un problema, perché il temperamento è un fatto prevalentemente genetico. Il carattere lo migliori, la personalità pure, ma con il temperamento è più difficile. Leao ha talento, e questo è un fattore positivo. Però il talento, da solo, non è sufficiente. Bisogna che il giocatore di talento si appoggi al gioco, in questo modo può migliorare ed essere davvero utile alla squadra»

CAMBIO RUOLO – «Potrebbe essere una soluzione, ma deve valutarla bene Pioli. Io sostengo, parlando di Leao, che c’è il materiale per fare bene, ma adesso si vede solo in parte. Logico che l’allenatore debba interrogarsi sulla questione. Ormai sono quattro anni che è al Milan, è diventato un giocatore importante di questo club e allora chiediamoci: ha fatto i miglioramenti che tutti si attendevano?»

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