Sacchi: «Per il mio compleanno mi aspetto degli auguri speciali»
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Sacchi: «Per il mio compleanno mi aspetto degli auguri speciali»

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Sacchi parla e si racconta a Gazzetta dello sport, nella sua vita personale e professionale tanti incontri e tanti ricordi bellissimi

Sacchi parla e si racconta a Gazzetta dello sport, nella sua vita personale e professionale tanti incontri e tanti ricordi bellissimi. Le sue parole.

GLI AUGURI DA VAN BASTEN- «A Natale me li ha fatti. Ricordo Rijkaard seduto sugli scalini del Bernabeu che portavano al campo. Era immerso nel fumo della sua sigaretta, preoccupatissimo pochi minuti prima del clasico. Lui allenatore del Barcellona, io direttore tecnico del Real Madrid. Lo calmai: “Tranquillo Frank, vincete facile, non siamo competitivi”. Florentino Perez ascoltò e mi chiese: “Ma lei sta con noi o contro?” Il Barca vinse 3-0».

SUL CALCIO DI OGGI- «Il Bayern gioca bene, anche il Manchester City da quando ha ripreso a pressare. Guardiola mi chiamò a Novembre nel momento più critico. Glielo dissi: “Non pressi più”. Pep migliora i campionati in cui gioca perché trasmette conoscenze e coraggio, come faceva il mio Milan, infatti in quegli anni in Europa vincevano anche le altre italiane. Negli ultimi dieci anni non ha vinto nessuno. Atalanta e Milan sono le squadre che giocano meglio. ammiravo già Pioli ma non aveva mai trasmesso un’identità così forte ad una sua squadra. Lo Spezia con l’Atalanta fa il pressing più sistematico. Nessuno ha 11 uomini sempre attivi come Gasperini, Conte è sulla strada giusta. si vede che si sforza e lotta contro qualche vecchia abitudine».

 

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