Sammut: «Loftus-Cheek? Il Milan con lui ha fatto un affare»
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Sammut: «Loftus-Cheek? Il Milan con lui ha fatto un affare, su Tomori…»

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Ruben Sammut, ex compagno di squadra di Loftus-Cheek si è espresso così in merito al trasferimento al Milan del suo amico

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex giocatore delle giovanili del Chelsea e compagno di squadra di Loftus-Cheek e Tomori, Ruben Sammut, ha commentato così l’arrivo del centrocampista inglese in rossonero.

SU LOFTUS CHEEK – «Io e Ruben siamo cresciuti nel Kent. Abbiamo condiviso lo stesso autobus dozzine di volte durante i campi estivi dell’Academy. L’ho sempre ammirato. Ero uno di quelli che spesso si fermava a guardarlo mentre si allenava, pronosticandogli un futuro in prima squadra. Aveva già tutto – la corsa, il tiro, la qualità – ma spiccava per la mentalità vincente. Il Milan ha fatto un grande affare».

COM’ERANO LUI E TOMORI? – «Ruben era sempre molto gentile verso i giocatori più giovani. Ci aiutava a migliorare, scherzava con noi. Lui e Tomori erano i leader dello spogliatoio. Ancora oggi mi piace ricordare Fik come “the genius”, il genio. A scuola era una macchina, aveva 10 in tutte le materie nonostante gli allenamenti e le trasferte. Ruben invece a scuola non era un fenomeno, ma alla fine riusciva sempre a portare a casa il risultato. Certo, meglio in campo».

QUALCHE ANEDDOTO – «Abbiamo giocato insieme per un paio d’anni. Quel Chelsea era fortissimo, una macchina. Ricordo ancora la finale del 2015 contro lo Shakhtar Donetsk. Vincemmo 3-2, gli ucraini accorciarono le distanze a pochi minuti dalla fine e ci fu un po’ di nervosismo. Quel giorno rimasi in panchina tutta la partita, ma fu emozionante festeggiare con gli amici di una vita, quelli con cui abbiamo passato intere estati a fantasticare su dove avremmo giocato. Loftus-Cheek, Tomori e Abraham hanno realizzato anche il mio sogno».

ULTIMI ANNI DI LOFTUS CHEEK – «Tornerà quello visto nel 2019, con il Chelsea di Sarri. É un giocatore fisico, tecnico e che sa segnare. Già all’epoca aveva grandi doti nel dribbling e nel palleggio. Saltava l’uomo con facilità e rischiava spesso, prendendosi anche qualche rimprovero. ‘Tranquillo mister, il pallone non lo perdo’, diceva. E infatti ricordo pochissimi errori in fase di impostazione. Altra qualità i filtranti. Loftus è uno a cui piace regalare l’assist vincente. E poi è un giocatore duttile. Come mezzala rende al massimo, ma può fare anche l’interno o il trequartista. Ricorda molto Yaya Touré, oppure Pogba. A centrocampo ama dominare il gioco con tecnica e fisicità».

PER CHIUDERE – «Quando eravamo sull’autobus, diretti al centro sportivo del Chelsea, parlavamo spesso dei nostri obiettivi e di quello che avremmo voluto fare. Sognavamo il debutto in prima squadra e la vittoria della Premier. Ruben è sempre stato molto determinato, sicuro delle sue qualità, e nonostante anni pieni di infortuni riuscirà ad imporsi anche al Milan. Ribadisco: segnerà molto, è un grande colpo».

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