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Sandri: «Al Milan ho trovato una famiglia, è un mondo bellissimo. Milan Futuro? Ci toglieremo soddisfazioni. E Bonera…»

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Sandri ai microfoni di Milan Tv ha raccontato in un’intervista la sua esperienza al Milan Futuro e non solo. Le dichiarazioni

Sandri, giovane talento del Milan Futuro, ha concesso un’intervista ai microfoni di Milan Tv sulla sua esperienza in rossonero e non solo.

LA SUA CARRIERA – «Io sono partito dal Torino, ho fatto tutte le trafile partendo da bambino fino alla Primavera assaporando un po’ la prima squadra. Ho avuto la fortuna di avere a che fare con grandi giocatori in Serie A anche se sono stato solo aggregato con loro. Ho capito che ero troppo giovane per fare la Serie A, mi son odetto di andare in Serie C, un campionato tosto dove i giovani crescono tanto. È stata una cosa molto positiva per me, sono un 2001, sono un over ma giovane. La Serie C mi ha dato tanto e crescere sotto tutti i punti di vista. Un giorno il mio sogno sarebbe avere la possibilità di stare in Serie A».

IL LIVELLO DELLA SERIE C – «In Serie C c’è tanto tempoeramento, ci sono avversari esperti e di categoria, giochi su campi complicati. Questo è un fattore che può fare crescere tanto i nostri giovani. La difficoltà tra campionato Primavera e serie C è molto diversa. Stiamo cercando di metterci alla pari della categoria, pian piano cercheremo di ottenere risultati».

LA SCONFITTA COL BOLOGNA – «L’ultima partita dopo 5 minuti, non deve essere un alibi, però l’espulsione ha contruibito ad indirizzare la partita in un certo modo. Sulle altre sappiamo che il campionato è difficile, ogni partita ce la dovremo giocare con tutte le forze. Pian piano vedo che i ragazzi stanno migliorando tanto. Dobbiamo cercare di stare alla pari con la categoria e poi ci toglieremo diverse soddisfazioni»

IL RAPPORTO CON BONERA – «Sono molto contento del mister e dello staff in generale. Avere tutta questa fiducia da parte loro per me è una dimostrazione di orgoglio. Io cerco di dare il meglio, ascoltarli e cercare di trasmettere ai compagni i loro concetti che, essendo agli inizi, non è facile assimilare».

RUOLO DA LEADER – «Non sento tanta responsabilità, sono sempre stato, anche quando avevo l’età dei miei compagni della Primavera, un leader. Per cercare di trascinare i compagni e spingerli ad andare oltre. È una cosa che mi fa piacere».

IMPRESSIONI SUL MILAN – «Il mondo Milan è bellissimo, non mi aspettavo così tanto entusiasmo. Ho trovato subito una grande famiglia, mi ha fatto piacere . Raduno? Sapevo che c’erano tanti ragazzi bravi che poi sono stati in prima squadra. Però sappiamo che è un percorso difficile e lungo. Il Milan Futuro è fatto apposta per far crescere i nostri giovani».

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