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Sconcerti: «Milan delusione forte dopo la campagna mediatica»
Consueto appuntamento di Mario Sconcerti sulle colonne de Il Corriere della Sera. Ecco il suo commento alla sconfitta del Milan contro la Lazio
Il Milan ha perso nettamente all’Olimpico ed è pronto a cambiare. Lo ha anticipato Montella e già da giovedì si vedranno, forse, i primi risultati.
IL COMMENTO DI SCONCERTI – L’editorialista de Il Corriere della Sera Mario Sconcerti analizza il passo falso dei rossoneri, partendo dalla novità delle prossime partite:
«Il Milan cambierà schema di gioco, passerà al 3-5-2 forse subito, di sicuro appena i due attaccanti titolari (Kalinic e Silva, ndr) saranno finalmente pronti. Il vero risultato dell’Olimpico è questo. Molti in società si aspettavano un cambiamento già oggi all’Olimpico, dove la sconfitta è stata giudicata impropria, non da Milan. È vero che non esistono sconfitte di misura, ma una buona squadra ha il dovere di rimanere sempre dentro la partita. Il Milan non l’ha fatto. Si discute soprattutto di Bonucci, non sarebbe adatto alla difesa a due che lo mette sempre uomo contro uomo. Bonucci sta giocando male, ma è tutto il Milan che è lento, prevedibile, non agonistico. La delusione è forte, veniamo da tre mesi di formidabile campagna mediatica. Non si ha idea dell’importanza del Milan nel nostro calcio, del bisogno che la macchina ne avverte. Non mi meraviglierei se toccasse a Fassone prendere in Lega il posto più importante. Trovare improvvisamente la squadra così fragile alla prima alta marea sta disorientando tutti. Non credo tiri una buonissima aria nemmeno per Montella. Lo sbandamento è stato evidente, la manovra accademica, come se mancasse lavoro, applicazione. Io penso che non bisogna dimenticarsi mai l’obbiettivo di fondo, che è quello di tornare in Champions, cioè arrivare quarti. Il Milan non ha il dovere di vincere, ma quello di giocare bene sì. E non sta accadendo».