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Sconcerti: «Yonghong Li? Diversità che i giocatori bambini avvertono»

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Mario Sconcerti

Attraverso le colonne de Il Corriere della Sera, Mario Sconcerti parla così di Milan-Inter di Coppa Italia, in programma stasera

Si avvicina sempre più il momento del derby, una sfida in cui conta solo esclusivamente il risultato per due squadre reduci da due sconfitte consecutive. Ecco il pensiero di Sconcerti a riguardo:

«Non è poi tanto tempo fa che si giocava anche durante le Feste. Era suggestivo, confortante. Era davvero una città che si faceva gli auguri, che si sentiva famiglia. Poi naturalmente veniva il risultato e lì qualcosa cambiava. Il risultato sarà l’unica cosa importante anche stasera. Vedremo due squadre diverse dalle ultime edizioni, correranno molto, probabilmente si picchieranno, ma ricordiamoci il vecchio detto italiano secondo cui molti falli significano molti giocatori vicino all’avversario. Quindi non solo forza ma anche corsa, fatica, attenzione. Credo sia la partita ideale per ripartire, è fuori dal contesto. Il Milan per esempio non può non avere personalità contro l’Inter. Basta correre, voler stare dentro la partita. Il primo desiderio di vincere arriva sempre dal nome dell’avversario. E l’Inter è il migliore per il Milan. Stessa cosa dall’altra parte. L’Inter è più forte del Milan ma conta poco, sono partite queste che moltiplicano. È semmai stanca, cosa che il Milan non ha ancora provato, è quasi sempre stato fuori condizione, cioè ha corso male. Ha più da perdere l’Inter dove adesso gira l’aria strana di non essere all’altezza dei compiti immaginati. Ma la Coppa è fondamentale, è un progetto che perdi troppo presto, una risposta scortese alla stagione. E entrambe le squadre sanno di aver bisogno di una speranza da portare avanti fino a maggio, una piccola salvezza tecnica contro qualunque evenienza. Contano meno anche le formazioni, che saranno comunque le migliori. Sarà una partita da combattimento, non avrà tattiche decisive. Decideranno gli uomini nel senso ampio del termine. Inutile dire che l’Inter ha qualcosa di più, sbaglierebbe però se non volesse fare la partita. Se lo lasci giocare, il Milan dà il meglio di sé. Va invece attaccato, impaurito. Ci sarà anche il presidente del Milan, cosa rara, quasi preziosa. Una diversità che i giocatori bambini avvertono. Vedremo delle differenze, non so se basteranno».

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