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Sconcerti: «Milan, temo ci sia un equivoco tecnico»
Sconcerti ha parlato a lungo della situazione del campionato analizzando la parte alta e poi ovviamente la situazione Milan
Mario Sconcerti attraverso le colonne del Corriere della Sera non risparmia nessuno ed esprime tutto il suo pensiero ovviamente andando a bersaglio su un Milan in questo momento inerme. Ma si sa, le critiche ci sono ed è giusto così quando le cose non vanno bene, per Montella e società questo dovrebbe essere uno stimolo utile ad accelerare il processo di crescita. Sconcerti è esperto ed è riuscito ad individuare i punti deboli di una squadra ancora in evoluzione, soffermandosi anche sulla questione scudetto:«Può succedere che l’Inter vinca il campionato. Non ha una struttura esatta, ma è guidata bene e ha grandi giocatori. Stavolta ha trovato anche un ottimo avversario, un po’ confuso, un buon Milan atletico e deciso, come quando i più deboli giocano contro avversari più forti ma dal nome seccante. L’aria del derby è stata la cosa che ha tenuto in equilibrio la partita. Non credo che normalmente l’Inter si faccia recuperare due volte. Ma stavolta ha giocato di pancia come raramente le accade, ha rispettato non l’avversario ma l’evento, si è fatta trascinare nel disordine. Alla fine è arrivato un successo formidabile per le conseguenze sulla stagione».
NAPOLI O INTER?-«L’Inter è l’unica a rimanere nella scia del Napoli, è seconda in classifica quasi senza aver ancora cominciato a giocare. Non c’è stata ancora una sola grande partita dell’Inter, ma la sua presenza nel campionato è stata continua, fastidiosa, insistente, e oggi è diventata potente. Il Napoli gioca meglio, ma nessuno può seriamente dire che sia più forte, perché non conosciamo l’Inter, naviga a mezzi bocconi, quasi con egoismo. Diverso il Milan. La sconfitta pesa troppo ma è arrivata quasi naturale. In otto partite Montella ha già bruciato le idee di una stagione intera, non ha più sorprese. E se non trovi idee, contro le squadre più forti perdi sempre. Quattro partite perse su otto sono un limite molto chiaro».
EQUIVOCO TECNICO-«Le squadre si costituiscono in meno di due mesi. Nel tempo si migliorano, ma il centro del lavoro deve già essere evidente. Il Milan del derby è stato insistente e generoso, classico come spesso lo diventano i perdenti. Temo ci sia un equivoco tecnico, sopravvalutazioni importanti. Sono sicuro che il Milan diventerà una squadra forte, ma non oggi, non con questo tipo di giocatori. Il tipo di partita tenderebbe a salvare Montella, ma non sono più sicuro di niente. La caduta è grande e rumorosa, solo una società in grado di gestire già il proprio pubblico può essere in grado di decidere da sola».
QUESTIONE DI FIDUCIA-«Ma Montella deve smettere di giocare col Milan alla Playstation. È tempo di trovare uno schema e una squadra, fare da adesso una lista di arrivi e partenze. Deve esserci una fiducia totale tra lui e Fassone. Se manca qualcosa, è meglio che manchi subito tutto».